1 maggio, dai Comuni sì al confronto con i sindacati sull’apertura dei negozi
Nel 2010 il deficit dell’Italia è stato pari al 4,6% del pil, mentre il debito pubblico al 119%. Sono i dati riportati da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, basati sulla prima notifica del 2011 delle cifre fornite da parte degli stati membri.
Il debito pubblico, invece, nel 2010 ha raggiunto 1.843.015 milioni di euro, pari al 119% del pil, rispetto al 116,1 del 2009. Nel 2008 era invece stato pari al 106,3% e nel 2008 al 103,6%.
Bruxelles ricorda anche che l’Italia, nel quadro dei programmi di assistenza finanziaria ai paesi dell’eurozona in difficoltà, ha prestato l’equivalente dello 0,3% del pil, pari a 3.890 milioni di euro.
Il deficit dei paesi dell’eurozona è sceso nel 2010 al 6,0% rispetto al 6,3% del 2009, mentre il debito pubblico è salito all’85,1% rispetto al 79,3% dell’anno precedente.
Nell’Ue a 27 paesi, invece, nel 2010 il deficit è sceso al 6,4% dal 6,8% del 2009, mentre il debito è aumentato, salendo all’80,0% rispetto al 74,4% dell’anno precedente.
Nel 2010 deficit record per l’Irlanda con il 32,4%, seguita dalla Grecia con il 10,5% e dalla Gran Bretagna con il 10,4%, poi Spagna (9,2%), Portogallo (9,1%), Polonia e Slovacchia (entrambe 7,9%), Lettonia (7,7%), Lituania (7,1%), e Francia (7,0%). I deficit minori sono invece stati registrati in Lussemburgo (1,7%), Finlandia (2,5%) e Danimarca (2,7%). L’Estonia è l’unico paese che ha registrato un surplus, pari allo 0,1% del pil, mentre il bilancio della Svezia è stato in equilibrio (0,0%). La Germania ha invece avuto un deficit del 3,3%. Complessivamente, quindi, 21 stati membri su 27 hanno migliorato i loro conti, mentre 6 hanno visto un peggioramento.
Per quanto riguarda il debito, invece, nel 2010 maglia nera alla Grecia con il 142,8% del pil, seguita dall’Italia (119,0%), e poi dal Belgio (96,8%), Irlanda (96,2%), Portogallo (93,0%), Germania (83,2%), Francia (81,7%), Ungheria (80,2%), Gran Bretagna (80,0%), Austria (72,3%), Malta (68,0%), Olanda (62,7%), Cipro (60,8%) e Spagna (60,1%). Sono quindi 14 paesi su 27 ad avere un debito superiore al 60% del pil, soglia massima fissata dal Patto di stabilità e crescita.
I paesi meno indebitati, secondo i dati di Bruxelles, sono stati invece Estonia (6,6%), Bulgaria (16,2%) e Lussemburgo (18,4%), seguiti da Romania (30,8%), Slovenia (38,0%), Lituania (38,2%), Repubblica Ceca (38,5%) e Svezia (39,8%).