A Montecitorio “No agli usurai”. Sit in contro Gerit-Equitalia
Imprese e cittadini insieme per dire “No agli usurai” e protestare contro gli abusi e le illegittimità compiute dalla società di riscossione Gerit/Equitalia. Le associazioni a difesa dei tartassati e numerosi comitati spontanei, si sono riuniti in piazza Montecitorio in un sit in senza bandiere politiche per chiedere un processo tributario più giusto e il ripristino della parità tra le parti.
“Basta con i metodi medievali e poco trasparenti della società di riscossione – dice il presidente dell’associazione Noi Consumatori, Angelo Pisani – Bisogna bloccare le sanzioni, le ganasce fiscali e gli interessi di mora e riordinare il sistema della riscossione italiana. Chiediamo la sospensione dei pagamenti, le riduzioni e le agevolazioni per le piccole imprese e per gli artigiani troppo spesso vittime di un sistema illegittimo ed anticostituzionale ed il ritiro della legge che permetterà ad Equitalia, dal 1 luglio di pignorare risparmi, stipendi e abitazioni entro 60 giorni da una semplice notifica”.
Alla manifestazione ha partecipato anche il senatore dell’Italia dei Valori, Stefano Pedica. “Gerit/Equitalia, un’agenzia nata inizialmente con il compito di contrastare l’evasione fiscale, è arrivata, in Italia, a superare ormai i 120 miliardi ogni anno – ha detto – Oggi attraverso una normativa di emergenza è addirittura autorizzata dal governo a entrare direttamente sui nostri conti correnti e congelare le disponibilità finanziarie o pignorare i beni”.
Il senatore ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia. “Le multe non pagate, passate dal Comune alla Gerit, lievitano fino a triplicare in poco tempo l’importo iniziale – conclude Pedica – Rivendichiamo il diritto all’insolvenza per tutti i precari e le famiglie indebitate e ingiustamente perseguitate, chiediamo una sanatoria immediata e generalizzata per tutti i precari, disoccupati, pensionati e lavoratori”.