A Napoli respiriamo aria avvelenata – Appello al Card. Sepe
Come avevamo
annunciato,stamattina 1 settembre 2009, una delegazione delle associazioni
firmatarie ha consegnato alla segreteria del Cardinale Sepe ( In questi
giorni a Lourdes) un appello sulla gravissima situazione dell’aria
“napoletana”,cogliendo l’occasione della giornata dedicata alla tutela
dell’aria.
Speriamo che l’autorevolezza del Cardinale possa smuovere le
Istitzioni locali,irresponsabilmente passive su questo argomento che
toglie 2 anni di vita ai cttadini napoletani rispetto agli altri cittadini
italiani.
I cittadini napoletani stanno cercando in ogni modo di
promuovere un immediato confronto su questo tema con le Istituzioni
locali, in primis cn l’assessore all’ambiente del Comune che ha sempre
rimandato la questione.
Speriamo che la voce del Cardinale possa
imprimere la giusa priorita’ a un tema che non puo’ essere
marginalizzato.
Speriamo che i media locali accendano i riflettori su
questa iniziativa e su questa tematica.
L’appello
rivolto al cardinale
SEPE:
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AL
CARDINALE CRESCENZIO SEPE ARCIVESCOVO METROPOLITA DI NAPOLI E PRESIDENTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLA REGIONE ECCLESIASTICA
CAMPANA
Eminenza Reverendissima, nel mese di
agosto 2009 appena trascorso, dai dati ufficiali delle centraline di
controllo dell’ARPAC abbiamo appreso che dal 1 agosto al 28 agosto 2009 ci
sono stati a Napoli ben 23 “sforamenti” consecutivi del valore massimo
tollerabile di polveri sottili pm 10 (50 mcg/ml) registrati in prevalenza
presso la centralina dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, dove
qualunque napoletano sa che il traffico automobilistico di fatto non
esiste, e non solo a Ferragosto.
Cio’ comporta, al 30 agosto 2009,
152 sforamenti complessivi a partire dal 1 gennaio 2009 e prevedibili
oltre 220 al 31 dicembre 2009.
La legge prevede, a tutela della salute
pubblica, che in nessuna città metropolitana la
qualità dell’aria
respirata dalla popolazione, in riferimento alle polveri sottili pm10 e
pm2.5 registrate, possa superare in un anno il limite di 35 sforamenti
complessivi nell’anno solare.
Negli anni che vanno dal 2002 al 2006 a
Napoli non si erano mai registrati più di 60 sforamenti di polveri sottili
in un anno solare.
A partire dal 2007 assistiamo impotenti, ma
soprattutto ignorandone le cause precise, ad un vertiginoso incremento di
tali sforamenti, giunti a 135 complessivi nel 2008 e ad oltre 220
prevedibili per l’anno 2009.
Ogni sforamento registrato, come da dati
ormai universalmente noti della letteratura
internazionale medica,
comporta una riduzione certa del numero complessivo di anni di vita della
popolazione in generale, ma soprattutto uno statisticamente significativo
aggravamento di tutte le patologie cronico degenerative dei soggetti più
deboli, in particolare dei bambini (asma, riniti, con conseguenti gravi
disturbi anche psicologici per un sereno svolgimento delle attività
scolastiche) e dei pazienti debilitati anziani (bronchiti croniche
ostruttive, patologie cardiache coronariche, ecc) con incremento delle
complicazioni mortali connesse a patologie cardiache e circolatorie
(ictus, infarti del miocardio).
I dati registrati quindi attestano un
(evitabile!) incremento di mortalità tra i cittadini napoletani per una
cifra non inferiore a mille – duemila morti in più all’anno.
Il tutto
in un momento storico in cui stiamo per affrontare, per la prima volta
nella Storia dell’Umanità, e senza adeguate coperture vaccinali, una
probabile epidemia influenzale
determinata dalla comparsa di una nuova
varietà di virus influenzale (influenza cosiddetta “suina” da virus AH1N1
) per combattere la quale, addirittura, alcune società scientifiche di
medici pediatri si sono già preoccupate di richiedere al Governo la
possibile chiusura delle Scuole dell’obbligo.
Noi, come semplici
cittadini napoletani, non accettiamo più, nel contesto storico mondiale di
maggiore attenzione alla tutela dell’Ambiente, di assistere impotenti e
passivi al degrado ambientale di Napoli che già ci ha offeso ed umiliato
tutti con la drammatica vicenda (ancora irrisolta nelle sue cause
strutturali) dello scorretto smaltimento dei rifiuti urbani e tossici
industriali negli anni appena trascorsi.
Ciò per cui chiediamo
oggi, in questa religiosa ricorrenza, l’autorevole intervento di Vostra
Eminenza presso le pubbliche autorità di Napoli, è non già il risolvere
(come pur dovuto) tale drammatica situazione, ma che almeno si faccia
piena luce e si chiariscano in trasparenza le effettive cause di questa
pericolosa situazione per tutto il popolo di Napoli.
Che tale numero
eccessivo di sforamenti con grave danno alla qualità dell’aria e di
gravità estrema per la salute pubblica sia causata semplicemente dal solo
traffico veicolare automobilistico, a nostro avviso viene di fatto escluso
proprio dal vertiginoso incremento con ben 23 sforamenti consecutivi
registrati nell’appena trascorso mese di agosto 2009, anche in pieno
Ferragosto e in assenza di significativo traffico automobilistico.
Anche nel 2008 il mese di agosto si era rivelato quello con maggior
numero di sforamenti ma ci avviamo per quest’anno ad un ulteriore
incremento, non spiegabile, di quasi il 40 % rispetto a quello già
drammatico dello scorso anno.
Non abbiamo registrato, a partire dal
2006, un incremento del traffico veicolare automobilistico urbano di oltre
il 400% come invece i dati sembrerebbero indicare.
Le chiediamo
quale Voce della intera comunità ecclesiale della Chiesa che è in Napoli
ed in qualità di Presidente della Conferenza Episcopale della Campania che
Ella intervenga perchè siano accertate e comunicate le cause reali di
questa ulteriore terribile “epidemia” di polveri sottili a Napoli che, in
assenza di auto, di inceneritori, di riscaldamento, in una città di mare
come la nostra, può avere ben poche altre spiegazioni.
A nostra
conoscenza, di base, la produzione di polveri sottili nella nostra città è
da attribuire per circa il 50 % all’uso eccessivo e non regolamento delle
automobili, ma anche, e forse per oltre il 30% del totale, ad una
altrettanto selvaggia e non regolamentata attività portuale, e, ancora,
per circa il 20% , all’eccessivo e caotico carico di lavori pubblici
stradali con troppi pericolosi cantieri aperti per tempi indefiniti e
soprattutto , piu’ che a traffico non regolamentato nei Comuni a ridosso
della cinta urbana ( Ferragosto vale anche per i Comuni circostanti a
Napoli in termini di riduzione della circolazione automobilistica) alla
persistente , tragica e ancora del tutto fuori controllo, pratica del rogo
di rifiuti urbani ma soprattutto tossici che ancora si perpetua, a danno
della salute pubblica, nelle zone periferiche e nell’hinterland della
nostra città metropolitana, assurte ormai a notorietà internazionale come
“La Terra dei Fuochi”.
I cittadini napoletani e le altre
Associazioni e i Gruppi interessati non possono più assistere impotenti e
passivi al degrado ambientale che si accompagna al degrado morale
individuale, sociale e politico della nostra Città.
Abbiamo perciò
deciso anche di stringerci con fiducia filiale attorno alla Sua autorevole
figura Pastorale in questo giorno che la Chiesa Cattolica dedica alla
riflessione sulla salvaguardia dell’aria, affinché aiuti le Autorità
civili a ritrovare la forza di essere Guide affidabili e Forze di governo
reali per la tutela del bene comune e della Salute
pubblica.
Facciamo percio’ nostro ancora una volta dopo ben 125
anni il “grido dell’anima” che
Matilde Serao lanciò al Ministro
Depretis: “voi siete il Governo ed il Governo deve sapere tutto. Questo
ventre di Napoli se non lo conosce il Governo, chi lo deve conoscere? E se
non servono a dirvi tutto, a che sono buoni tutti questi impiegati alti e
bassi, a che questo immenso ingranaggio burocratico che ci costa tanto?
“
Le Autorità non possono non sapere e non comunicare, anche
allo scopo di assumere le obbligate iniziative di legge, quali siano le
cause precise di questa ennesima tragedia ambientale che toglie a tutti
noi uno dei Doni di Dio più indispensabile, prezioso ed umile: la qualità
dell’aria.
Abbiamo inviato ai Responsabili della Città una lettera
per invitarli ad essere
veri artefici del bene comune.
Nel
contempo assicuriamo a Vostra Eminenza, consapevoli dell’importanza
del messaggio lanciato al mondo da Papa Benedetto XVI con la Lettera
Enciclica “Caritas in Veritate”, che è ben vivo in noi cittadini di
Napoli, firmatari del presente appello, anche il messaggio del Santo
Dottore Giuseppe Moscati:
“Ama la verità; mostrati qual
sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi.
E se la verità ti costa la
persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo.
E se per la verità dovessi
sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel
sacrificio.”
[“Ricordatevi che vivere è missione, è dovere, è dolore!
Ognuno di noi deve avere il suo posto di
combattimento…” (S. Giuseppe Moscati).
Grati sin d’ora per
l’attenzione che presterà a questo nostro appello, con affetto filiale
salutiamo il nostro Pastore,
Napoli, li 1
settembre
2009
Antonio Marfella- MEDICI PER AMBIENTE NAPOLI (isde)
Sergio
Fedele-NAPOLIPUNTOACAPO
Francesco de Notaris- Direttore Bollettino
ASSISE PALAZZO MARIGLIANO
Paolo Monorchio-Commissario Croce Rossa di
Napoli
Consiglia Salvio –Rete LILLIPUT
Ninni de
Santis-NAPOLILIBERAL
Marco Savarese-MEETUP GRILLO
Vincenzo Morreale
-Comitato Napoli est e Vigliena
Gennaro Esposito- ASSOCAMPANIAFELIX
Carla Ruggiero, NAPOLIVIVEIOLADIFENDO
Sabino
Genovese-COMITATO VIA CILEA
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