A REGGIO CALABRIA, NAPOLI E SALERNO LE TASSE SUI RIFIUTI PIU’ ALTE D’ITALIA
L’Osservatorio Prezzi e
Tariffe di Cittadinanzattiva ha diffuso i dati nazionali sull’andamento delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti urbani nelle diverse regioni del Paese. Una crescita inarrestabile, che vede in media una famiglia italiana nell’anno 2015 pagare 298 euro, con un + 2% netto rispetto all’anno precedente.
Il record nazionale – come sempre in negativo – spetta però alla Campania, regione dove ogni famiglia deve sopportare un carico di ben 419 euro, che a Salerno salgono ancora, attestandosi a 468 euro.
La città in assoluto più cara è però Reggio Calabria (604 euro), la più economica Cremona, con 137 euro l’anno a famiglia.
«Dati che si commentano da soli – sottolinea Angelo Pisani, presidente di NOI CONSUMATORI – e che allargano la forbice fra Nord e Sud del Paese a tutto svantaggio del cittadini meridionali, colpevoli solo di continuare a sopportare un ceto politico-amministrativo inefficiente e sprecone».
Lo dimostra, fra l’altro, il dato sulla raccolta differenziata, che vede la Campania scalare numerose posizioni rispetto agli anni precedenti, attestandosi su un buon 47,6% rispetto
al 45,2% della media nazionale. Merito però di città virtuose come Benevento e Salerno, dove la differenziata è intorno al 65% e passa, me non certo della città di Napoli, da tempo inchiodata ad un misero 22%.
Altra conferma indiretta alle osservazioni del presidente Pisani arriva infine dai dati sulla produzione pro capite di rifiuti: la media più elevata è quella del Centro (547 kg),
segue il Nord (496 kg) ed infine il Sud (443 kg). In Campania ogni cittadino
produce in media 437 kg di rifiuti l’anno.