A Varese le multe sono un incubo. Tra cartelle pazze e rischio di bis
Puntualissime, sotto l’albero tornano le “cartelle pazze”.
Solo che per questo Natale c’è una novità. Oltre alle solite ingiunzioni di pagamento mandate da Equitalia per multe degli anni scorsi che invece erano già state pagate, dalla polizia locale stanno arrivando anche le “multe pazze”.
Sono sanzioni comminate solo qualche mese fa (per adesso sono arrivate quelle fino alla fine settembre), pagate dai rispettivi trasgressori, ma per le quali sono partite nuove richieste di pagamento da parte del comando di via Sempione. É passato infatti troppo poco tempo per trasformarsi in cartelle ma, come accade per le cartelle, è come se non fossero mai state pagate. Non si sa quante siano, e non si sa soprattutto per quale anomalia stiano arrivando nelle case dei varesini.
É il caso di Luca Brugnaro, “colpevole” di aver parcheggiato in divieto in data 26 settembre. «Il 28 ottobre ho pagato 46 euro invece di 39 perché comprensivi delle spese di notifica» ci racconta, «ma questa settimana ho ricevuto l’avviso tramite raccomanda dalla polizia municipale di Varese che mi intima il pagamento di una multa. Tale multa è stata pagata un mese prima dei termini di scadenza».
Non è l’unico a cui è capitato. Ci sono almeno altri due casi analoghi, uno dei quali è già noto alla polizia locale. «Ma è possibile che ora io, come altre persone, debba perdere tempo e denaro (raccomandata al prefetto)? Tra l’altro, presentandosi al comando si viene trattati spesso con maleducazione anche quando l’errore non è del cittadino».
Nel frattempo, si sta ripetendo il già noto fenomeno delle cartelle esattoriali partite alla volta di ignari automobilisti, che pure avevano già estinto i loro debiti con la pubblica amministrazione pagando la sanzione. L’anno scorso erano poco più di un centinaio, quest’anno non si sa. In un caso e nell’altro, il comandante della polizia locale Antonio Lotito ammette di non sapere né la ragione, né il numero reale o presunto dei casi di errore.
«Sono comunque meno dell’anno scorso perché facciamo verifiche incrociate con Equitalia», fa sapere. L’indicazione è una sola: «Chi ricevesse una nuova richiesta di pagamento dopo aver già pagato si presenti al comando con un documento personale e una qualsiasi ricevuta».
L’ufficio verbali e relazioni con il pubblico è aperto lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 12, e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18. Si può chiamare anche il centralino (0332/80.91).
É bene comunque evitare di fare ricorso o di pagare due volte prima di aver verificato il proprio caso al comando. Se tutto risulterà in regola, la sanzione verrà annullata seduta stante.
«É preciso dovere dell’amministrazione fare verifiche su cosa sia successo e inviare a casa dei cittadini interessati l’avviso di recarsi al comando prima di pagare» dice Andrea Civati, consigliere del Pd. «É assurdo che un cittadino abbia problemi di questo tipo per errori che non ha commesso».