Abusi edilizi a Napoli e provincia Le elezioni fermano le demolizioni
NAPOLI
(13 marzo) – Il prefetto chiede lo stop alle demolizioni. Lettera
garbata ma decisa da parte del prefetto Alessandro Pansa, indirizzata
al procuratore generale Vincenzo Galgano, negli ultimi anni
protagonista indiscusso del new deal contro cemento selvaggio. Poche
righe, ispirate al senso pratico di chi è alle prese con la delicata
stagione pre-elettorale: chiedere la sospensione pro tempore delle
ruspe, rinviare gli abbattimenti ad aprile, quando il confronto
elettorale per la conquista di Palazzo Santa Lucia e di alcuni municipi
sarà terminato.
È la strategia della distensione, con la piena sintonia di Prefettura e
Procura generale. Chiaro l’obiettivo, specie per chi deve assicurare
l’ordine pubblico nella polveriera Napoli, mai come in questo periodo
attraversata da manifestazioni, cortei e blitz di senza lavoro.
Rigurgiti di ogni tipo. Quanto basta ad accogliere la proposta del
prefetto e spostare a dopo le elezioni l’avanzata delle ruspe, che
richiede un surplus di forze dell’ordine. Ed è così che la proposta di
Pansa ha incassato piena adesione da parte del pg Galgano, che ha
girato un ordine di servizio ai suoi collaboratori con cui si chiede di
rinviare le demolizioni.
Non c’è invece la stessa iniziativa da parte del pool Ecologia
dell’aggiunto Aldo De Chiara. Qui, ai piani alti della Torre b, le cose
potrebbero andare diversamente. Vista la mole di sentenze che incidono
su Napoli, la richiesta del prefetto Pansa potrebbe rimanere
inascoltata: tanto che appena tre giorni fa, (dopo la richiesta di stop
di Pansa) sono stati svolti due abbattimenti nella periferia orientale
di Napoli, zona che resta comunque al riparo da tumulti di piazza.
E in campo scende anche la politica
«Se saremo noi ad amministrare la Campania, studieremo una legge
regionale d’intesa con il governo nazionale per fermare le demolizioni».
Ad annunciarlo è il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna che
ieri a Sant’Antonio Abate ha incontrato un gruppo di famiglie che
rischiano l’abbattimento delle proprie abitazioni, costruite senza le
necessarie autorizzazioni.
«Ne ho parlato con Gianni Letta e ho investito direttamente il governo
del problema – aggiunge la Carfagna, che lunedì incontrerà all’hotel
Vesuvio una delegazione dei comitati anti-demolizioni – Siamo pronti ad
affrontare caso per caso per individuare le giuste soluzioni a
quest’emergenza».
In parallelo il Pdl sta lavorando a Palazzo Madama – sotto la spinta di
un gruppo di senatori campani – a un condono edilizio per sanare anche
gli abusi commessi in aree sottoposte a vincolo ambientale e
paesaggistico. Il disegno di legge presentato lo scorso 17 febbraio,
infatti, fa slittare i termini per la presentazione delle domande dal
10 dicembre 2004 al 31 dicembre 2010.
Ad occuparsi della questione, in un’intervista al Mattino, è stato
anche l’ex europarlamentare Paolo Cirino Pomicino: «Invito i candidati
presidenti di Pdl e Pd a compiere un passo politico per chiedere alla
Procura il rinvio di un anno dell’esecuzione delle ordinanze di
demolizione» ha affermato.
Una sollecitazione che è stata accolta dal candidato governatore del
centrodestra Stefano Caldoro: «È la politica che deve rispondere ai
bisogni e ai problemi dei cittadini. La demagogia da campagna
elettorale non serve a nulla».