Abusivimo, approvato il decreto antiruspe Demolizioni sospese in Campania
NAPOLI (23 aprile) – «Sono sospese fino al
30 giugno 2011 le demolizioni degli immobili destinati esclusivamente a
prima abitazione nel territorio della regione Campania». È quanto si
legge nel decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Alla fine,
si è deciso, così, di estendere lo «stop» all’intera Campania. In una
bozza del provvedimento circolata nei giorni scorsi la sospensione era
stata limitata, invece, alla sola provincia di Napoli. Si tratta, si
legge ancora nel testo, di «immobili stabilmente occupati da parte di
soggetti che non hanno altra abitazione» e «costruiti entro il 31 marzo
2003». Data dell’ultimo condono. Due soli «paletti». «Si procede in
ogni caso alla demolizione ove vengano riscontrati pericoli per la
pubblica o privata incolumità» e se «è stata accertata la violazione
dei vincoli paesaggistici della normativa vigente».
«Il Governo non poteva assistere impassibile al fatto che, con
gli abbattimenti, molte donne con bambini, anziani, addirittura
disabili, tutti senza un’altra abitazione, venissero lasciati in mezzo
a una strada. Per questa ragione e per l’ultima volta l’Esecutivo è
stato costretto ad intervenire per sanare quella che la Corte
costituzionale ha definito disparità di trattamento dei campani
rispetto al resto dei cittadini italiani». Così il Ministro per le Pari
Opportunità, Mara Carfagna, commenta l’approvazione, da parte del
Consiglio dei Ministri, del decreto legge contro le demolizioni in
Campania. «La Regione Campania, con una legge che la Corte ha giudicato
incostituzionale, aveva annullato di fatto gli effetti della sanatoria
delle opere realizzate prima del 2003 creando in aree particolarmente
esposte agli abusi di necessità un clima sociale difficilmente
sostenibile. Questo decreto era necessario per fare chiarezza e poter
finalmente avviare un percorso virtuoso che riporti la legalità anche
nell’edilizia campana. Sono state ovviamente escluse dall’intervento
tutte le costruzioni che deturpano il territorio o i beni culturali e
paesaggistici», ha concluso il ministro.
I numeri sono imponenti. La Procura generale parla di oltre
30mila abitazioni abusive, concentrate soprattutto a Napoli e
provincia, mentre altre 30mila sono le sentenze che dovranno essere
eseguite dalla Procura. Eclatanti, ad esempio, i casi di Ischia e
Casalnuovo. Da qui l’intervento del governo, sollecitato dal
neopresidente della Regione Stefano Caldoro, che dovrebbe riguardare
solo i cosiddetti abusi di necessità, ovvero «gli immobili occupati
stabilmente da soggetti sforniti di altra abitazione e concernenti
abusi realizzati entro il 31 marzo del 2003».
Operazione antiabusivismo a Ischia e Procida. I carabinieri
della compagnia di Ischia sono mobilitati in una maxi operazione
antiabusivismo che è scattata da qualche ora sulle isole di Ischia e
Procida. I militari del capitano Andrea Zapparoli sono coadiuvati
dall’alto dall’elicottero del VII elinucleo di Pontecagnano che sta
sorvolando le due isole del Golfo di Napoli.