Abuso d’ufficio per sindaco che revoca dirigente per cause diverse da quelle previste dalla legge
Abuso di ufficio: la revoca del dirigente comunale costituisce funzione amministrativa e rientra quindi nell’area di operatività del reato.
La Cassazione penale conferma la condanna per abuso di ufficio (art. 323 c.p.) emessa dal Tribunale di Enna (e, in secondo grado, dalla Corte di appello di Caltanissetta) nei confronti di un Sindaco che, in base all’accusa, aveva revocato un dirigente (già Comandante della Polizia municipale), per cause diverse da quelle previste dalla legge e senza il rispetto delle procedure volte a garantire l’imparzialità della decisione. Nel fare
ciò, il giudice di legittimità ha escluso la tesi del ricorrente, secondo cui tale provvedimento, a prescindere dalla sua legittimità contenutistica, avrebbe dovuto essere collocato nell’ambito del rapporto meramente privatistico tra ente comunale e dipendenti.
Cassazione Penale / Sentenza 07/05/2009