Accelera l’inflazione, a febbraio è al 2,4% Ue: in Italia ripresa moderata nel 2011
A febbraio l’inflazione accelera al 2,4%, in aumento dello 0,3% rispetto a gennaio. E’ il dato più alto dal novembre 2008, quando si era attestata al 2,7%. Sono le stime preliminari diffuse dall’Istat. L’accelerazione dell’inflazione registrata a febbraio risente in primo luogo delle tensioni sui prezzi dei servizi, ed in particolare di quelli relativi ai Trasporti (+0,8%). I maggiori incrementi congiunturali dei prezzi riguardano anche Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,5%) e i Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,4%). Per quanto riguarda l’eurozona, l’inflazione a febbraio dovrebbe salire al 2,4% rispetto al 2,3% di gennaio. E’ la stima flash diffusa da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea. Inoltre, mentre in Europa la ripresa comincia ad accelerare, l’Italia sta invece crescendo al ritmo di una “ripresa moderata”, con un pil che per il 2011 si attesterà all’1,1% come già nel 2010. E’ il dato contenuto nelle previsioni economiche di primavera intermedie della Commissione europea, che conferma quello contenuto nelle previsioni d’autunno di Bruxelles, con una crescita trimestrale attorno allo 0,3%-0,4% nel corso dell’anno. “L’economia italiana sta vivendo una ripresa moderata dopo le gravi perdite di produttività registrate durante la crisi del 2008-2009”, afferma la Commissione, sottolineando che “nel 2010 complessivamente il pil reale è cresciuto dell’1,1% secondo stime preliminari” con una decelerazione progressiva verso la fine dell’anno dovuta a “una domanda esterna meno ottimista e la fine di incentivi fiscali per investimenti in attrezzature alla fine di giugno”. Per il 2011, quindi, secondo Bruxelles, “ci si aspetta che le esportazioni continuino a guidare la ripresa, sostenute da una domanda globale prolungata”, in linea con l’espansione nel settore manifatturiero. Restano però “deboli” le condizioni del mercato del lavoro che, insieme a “un’inflazione più alta”, si prevede che “raffreddino le dinamiche dei consumi privati”, mette in guardia la Commissione. Per il 2011 per l’eurozona si prevede invece una crescita del pil all’1,6%, leggermente al rialzo rispetto a quanto stimato in autunno, sottolinea la Commissione europea. Anche per l’Ue a 27 paesi membri la crescita del pil per l’anno in corso è lievemente superiore a quanto previsto in autunno, arrivando all’1,8%. Le previsioni d’autunno di Bruxelles erano infatti inferiori di 0,1 punti percentuali rispetto alle attuali. “Se la crescita ha rallentato nell’Ue durante il secondo semestre dell’anno scorso, dovrebbe invece ripartire quest’anno”, ha affermato dal canto suo anche il commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn.