Accordo su ganasce fiscali in Ddl cartelle pazze: procedura più «umana» nei confronti del contribuente
Accordo raggiunto in commissione Finanze del Senato sulla revisione, all’interno del Ddl sull’annullamento delle cartelle pazze, della norma che congela temporaneamente le ganasce fiscali per i debiti di bassa entità. Il relatore, Salvatore Sciascia (Pdl), ha formalizzato oggi con l’ok del Governo, un emendamento che fissa a mille euro (invece dei 2mila attuali) il tetto al di sotto del quale si bloccano temporaneamente le azioni cautelari ed esecutive.
Cambierà anche il termine: attualmente l’azione esecutiva deve essere preceduta dall’invio per posta ordinaria di due solleciti di pagamento a non meno di sei mesi di distanza uno dall’altro, la nuova proposta prevede invece uno stop di 120 giorni dall’invio, mediante posta ordinaria, della comunicazione contenente il dettaglio delle iscrizioni a ruolo. La proposta coordina anche la norma con quelle sull’annullamento delle cartelle inesigibili: se il debitore sceglie la strada dell’annullamento ma l’ente creditore certifica la inidoneità della documentazione inviata non potrà fruire del blocco temporaneo delle ganasce fiscali. La nuova misura, che riformula un emendamento presentato da Paolo Franco (Lega), scatterà dall’entrata in vigore della legge. Il voto sull’emendamento e sul provvedimento è slittato a martedì prossimo in attesa del parere della commissione Bilancio.