Accusò primario di evasione, Equitalia condannata a risarcirlo
Batosta per Equitalia che dovrà risarcire un ex primario del Ca’ Foncello di Treviso, accusato ingiustamente di evasione fiscale.
Il giudice di Pace di Treviso, Gianfranco Vettorel, ha condannato l’agenzia esattrice a risarcire il professionista i danni non patrimoniali e le spese sostenute all’azione illegittima che Equitalia aveva promosso, nonostante fosse stata per due volte diffidata a procedere al pignoramento dello stipendio prima, e della pensione dell’uomo dopo.
Il giudice ha stabilito che Equitalia deve pagare 1.332,90 euro per spese assistenza ante causam, più 1.667,10 per risarcimento danno non patrimoniale e altri 850 euro per spese legali.
I fatti risalgono al periodo tra il 2006 e il 2008, quando l’Agenzia delle Entrate aveva inviato al noto ex primario di chirurgia maxillo-facciale trevigiano, il primo al mondo a eseguire un trapianto mandibolare, una cartella di 12mila euro per evasione fiscale, arrivata a 18 mila con gli interessi.
Dopo un controllo il professore si era accorto che c’era stato un errore da parte dell’erario e aveva quindi presentato ricorso, vincendolo, sia in commissione tributaria provinciale che in commissione regionale. Quest’ultima, nel 2008, aveva rigettato l’appello proposto da Equitalia Nomos Spa e annullato la cartella esattoriale.
Sulla base di tali sentenze l’avvocato del chirurgo aveva chiesto a Equitalia di annullare la riscossione del debito ma la società, ignorando le sentenze notificò all’Inps “nonostante le diffide ad astenersi” – scrive il giudice – il pignoramento di 18mila euro della pensione, salvo poi ammettere l’errore.
L’ex primario ha deciso egualmente di chiedere i danni per la condotta persecutoria e mercoledì è arrivata la sentenza a suo favore.
Fonte: www.trevisotoday.it