Acqua, bollette troppo care e fuori legge Via ad «autoriduzioni» e richieste di rimborso
Un sostanzioso sconto sulla bolletta dell’acqua, fino a un quinto
dell’importo. Se lo aspettavano, dallo scorso 21 luglio (giorno della
pubblicazione dei risultati del referendum), il comitati e le
associazioni che hanno portato avanti la battaglia per l’acqua pubblica.
In quella consultazione, infatti, il 95,8% degli italiani aveva
chiaramente detto che sull’acqua non si devono fare profitti, ma i
gestori di tutto il Paese hanno continuato a mettere nel conto mensile
la voce «remunerazione del capitale investito». Così il Forum italiano dei movimenti per l’acqua pubblica ha lanciato una campagna nazionale di «obbedienza civile»,
che consiste nel chiedere il «rispetto della volontà popolare e
l’eliminazione del profitto dalle bollette». Con autoriduzioni e
richieste di rimborsi variabili tra il 10 e il 20% della bolletta.
LA CAMPAGNA – La mobilitazione
lanciata dal Forum nasce dalla constatazione che «a distanza di alcuni
mesi, risulta che, in tutto il territorio nazionale, nessun gestore
abbia applicato la normativa, in vigore dal 21 luglio, diminuendo le
tariffe del servizio idrico. In altre parole tutti i gestori del
servizio idrico italiano hanno ignorato con pretestuose argomentazioni
l’esito referendario» si legge sul sito. Perciò migliaia di cittadini
hanno deciso di farsi giustizia da soli, «obbedendo civilmente» alle
leggi in vigore.
MOBILITAZIONE – «Con la
mobilitazione di centinaia di migliaia di persone ci proponiamo di
attivare una forma diretta di democrazia dal basso, auto-organizzata e
indisponibile a piegare la testa ai diktat dei poteri forti di turno –
sostiene il Forum -. Alle bollette, relative ai periodi successivi al 21
luglio 2011, applicheremo una riduzione pari alla componente della
remunerazione del capitale investito. Nella generalità dei casi, incide
sulle nostre bollette per una percentuale che oscilla, a seconda del
gestore, fra il 10% e il 20%».
18 PER CENTO A ROMA – Sportelli informativi sono stati aperti in tutta Italia, da Nord a Sud. Anche nella Capitale non mancano i punti dove chiedere aiuto per avere il rimborso previsto che può arrivare anche al 18% della bollettamensile.
«Abbiamo aderito alla campagna promossa dal Forum e aperto cinque
sportelli dove i cittadini possono essere aiutati nel compilare la
richiesta per ottenere la riduzione della bolletta dell’acqua, così come
previsto dal referendum dello scorso giugno» dice Nando Bonessio,
presidente regionale dei Verdi.
CINQUE SPORTELLI «VERDI» –
«Sosteniamo pienamente la campagna e vogliamo dare il nostro sostegno a
tutti quei cittadini che vogliono presentare il reclamo all’Acea per
ottenere il rimborso previsto. Gli sportelli, (oltre a quelli già
organizzati dal Forum Obbedienza Civile), fino a questo momento sono 5:
via Salandra, 6 nel I°Municipio, ogni giorno dalle 17 alle 19; via
Raffaele de Cosa, 7, il venerdi dalle 18 alle 20, in Piazza Anco Marzio,
la domenica dalle 10 alle 13, e presso il gazebo di via Bonichi il
venerdi dalle 9 alle 12 nel XIII Municipio; e presso la Polisportiva
Città Futura in via dell’Arcadia 108 il giovedì dalle 17 alle 19 nell’XI
Municipio. Sportello anche nella sede del Municipio XVI (aperto il
lunedì dalle 10 alle 12 e ogni terzo giovedì del mese dalle 10 alle 12 e
dalle 14 alle 16.30) promosso da Sel: «Abbiamo fortemente voluto
sostenere questa iniziativa – spiega Massimiliano Ortu vicepresidente
del Consiglio del municipio – che è una battaglia importante e di
democrazia».