Acqua, sì finale a liberalizzazione
Proteste davanti a Monteciorio contro il provvedimento che privatizza l’acqua in Italia. Il voto finale sul dl Ronchi che contiene anche le misure di liberalizzazione dei servizi idrici è arrivato oggi, dopo che mercoledì il governo aveva incassato la fiducia della Camera.
«Si è parlato strumentalmente di privatizzazione dell’acqua: è una polemica strumentale che rispediamo al mittente. L’acqua è resta e sarà pubblica: non è privatizzabile e l’art. 15 rafforza questo principio». Lo ha detto il il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi, in una conferenza stampa convocata dopo il via libera definitivo al decreto legge.
«Voglio rassicurare i romani. Da una parte ci sarà l’importante apporto di imprenditori, ma dall’ altra l’interesse pubblico sarà ampiamente tutelato: nessuno leverà l’acqua ai romani». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, dopo aver giudicato positivamente il via libera della Camera alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Riguardo ad Acea Alemanno ha affermato di «stare ragionando per coinvolgere soggetti privati fortemente radicati nella realtà romana» e riguardo al futuro assetto dell’azienda «stiamo valutando varie possibilità». «Le amministrazioni, a partire da Roma, sono perfettamente in grado – ha ribadito – di organizzarsi per mantenere una forte presenza pubblica anche rinunciando ad alcune percentuali sulla proprietà».
La protesta. Contro la liberalizzazione si sono schierate, oltre all’opposizione, le associazioni dei consumatori e la Cgil che parla anche di favori alla criminalità. Alcune Regioni hanno già in cantiere un ricorso alla Corte costituzionale e il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha detto che nel decreto ci sono «forzature» che calpestano «la leale collaborazione istituzionale». Critico anche il presidente dell’Anci, l’associazione dei comuni italiani, Sergio Chiamparino.
Questa mattina una decina di rappresentanti del Forum italiano dei movimenti per l’acqua si sono incatenati alle transenne davanti a Montecitorio per protestare contro la privatizzazione dell’acqua. Le forze dell’ordine sono intervenute suito con le tronchesi per tagliare le catene. I manifestanti hanno poi srotolato striscioni con scritto “Acqua, a quale costo?” gridato slogan come “Se voti la privatizzazione dell’acqua, non lo fai il mio nome”.