Acque inquinate e notizie discordanti. Pisani chiede alle istituzioni trasparenza d’informazione
Anche quest’anno Goletta Verde, la campagna itinerante di Legambiente, ha effettuato rilevamenti sulla condizione “mare” della Campania. E i risultati sono disastrosi. Sono 19 i prelievi dove, a causa di scarichi abusivi, mancanza o mal funzionamento di impianti di depurazione, il livello di inquinamento è altissimo. In particolare i risultati più sconcertanti si sono rilevati nel comune di Pozzuoli nella zona Foce del canale dal Lago Averno a mare e della Foce del Canale dal Lago Lucrino. Impressionanti, inoltre, anche i prelievi sul Depuratore di Cuma, situato in via Colmate, che presenta livelli batteriologici superiori alla norma attestando l’intera zona come fortemente inquinata. Livelli di inquinamento alti anche in molti comuni del napoletano come San Giovanni a Teduccio e in città come Castellammare di Stabia ed Ercolano.
“Il quadro nero tracciato da Goletta Verde rappresenta anni di abusivismo edilizio, di mancanza di una depurazione delle acque adeguata ed di una corretta messa a punto della rete fognaria – afferma l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Nonostante ciò in nessuna zona rilevata come inquinata è stato apposto un divieto di balneazione . Così facendo si mette a rischio la salute dei bagnanti che si tuffano inconsapevolmente in acque altamente inquinate. Di fronte a tale problematica non possiamo fare a meno di notare e di denunciare le notizie discordanti e contrastanti che l’Arpac ha dato appena poche settimane fa proprio in merito alla salute delle coste campane ed in particolare sulle rassicurazioni riguardo al Depuratore di Cuma. Ad oggi non risulta da nessuna parte che le istituzioni locali siano intervenute adeguatamente portando il livello dell’acqua di Cuma e delle zone limitrofe a standard sicuri per i bagnanti. Chiediamo la trasparenza d’informazione sullo stato di salute delle acque presso il Depuratore e di quelle della città partenopea e della provincia. Un’ambiguità del genere è inammissibile. Che venga a galla la verità”.