Acque urbane inquinate, Pisani “Italia deferita dalla Corte di giustizia UE. Bisogna tutelare la salute pubblica!”
Entro il 31 dicembre 2000, l’Italia avrebbe dovuto creare sistemi adeguati per il
convogliamento e il trattamento delle acque nei centri urbani con oltre
15mila abitanti. Questo è quanto stabilito dalla direttiva 91/271/CEE. “Come sempre, non ci meravigliamo mica, il nostro Paese è risultato
inadempiente per cui la Commissione europea ha decretato di deferirlo alla Corte
di giustizia dell’UE. Ricordiamo che l’Italia era già stata diffidata nel 2004 e nel 2009, ma senza risultati! In Italia risultano, ad oggi, 178 le città in difetto rispetto
alla direttiva, tra cui Caserta,
Capri, Ischia, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Messina, Palermo, San Remo, Albenga e Vicenza”.
È quanto dichiarato dall’avvocato Angelo Pisani,
Presidente Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it.
“
È un problema da non sottovalutare visto che stiamo parlando della salute pubblica. Le acque reflue non trattate, infatti, possono
essere contaminate da batteri e virus dannosi. Azoto e fosforo possono essere nocivi sia per le acque dolci che per quelle salate favorendo l’eutrofizzazione, ovvero un aumento smisurato di
alghe che soffocano le altre forme di vita” ha spiegato l’avvocato Pisani.
da parte della Corte di giustizia della Ue, ma soprattutto al fine di evitare seri problemi alla salute pubblica”
ha concluso il Presidente di
Noiconsumatori.it, l’avvocato Angelo Pisani.