Addio a Blockbuster, entro gennaio chiusi ultimi 300 videonoleggi
Entro il prossimo gennaio chiuderanno gli ultimi 300 videonoleggi superstiti della catena Blockbuster, un circuito che fino a non molti anni fa contava su una rete di 7.200 punti vendita negli Stati Uniti e in altri 17 Paesi, per poi collassare rapidamente sull’onda della diffusione di servizi in streaming come Netflix e, soprattutto, dell’esplodere di fenomeni come il file sharing e il download illegale.
A dare la notizia è Dish Network, la società che acquisto l’azienda nel 2011 a un’asta fallimentare per appena 320 milioni di euro (Blockbuster dichiarò bancarotta nel 2010, affondata da un miliardo di dollari di debiti). Dish Network conserverà i diritti sul marchio, che sopravviverà grazie a Blockbuster @Home service, un servizio di trasmissione di ‘video on demand’ su internet, concorrente quindi di Netflix.
“Non è una decisione semplice, tuttavia la domanda dei consumatori si sta chiaramente spostando verso la distribuzione digitale”, ha spiegato Joseph Clayton, presidente di Dish Network, “nonostante la chiusura dei canali di distribuzione fisica, continuiamo a vedere valore nel marchio Blockbuster, sul quale ci aspettiamo di fare leva continuando a espandere la nostra offerta digitale”.