E Napoli dice addio al metrò del mare. La Regione rinuncia al servizio alternativo dei collegamenti marittimi veloci perché non ci sono più soldi. Il servizio marittimo veloce, caratterizzato da una fitta rete di collegamenti tra il Golfo di Napoli, le isole, la penisola sorrentina, Salerno, l’area vesuviana ed il Cilento, s’ interrompe così dopo dieci anni. Bloccati anche i numerosi servizi di collegamento integrato, con navette, treni e imbarcazioni locali, che attraversano le più gettonate località turistiche campane andando da Cuma e Baia ai musei napoletani, da Ercolano e Pompei a Oplonti, dall’antica Stabia ai percorsi incantevoli di Paestum e di Velia. Dal canto suo l’assessore regionale ai Trasporti Vetrella fa sapere che i tagli ai bilanci sono risultati insostenibili e che “a stento riusciamo a garantire i servizi di ordinaria amministrazione”. Il Presidente dell’associazione NoiConsumatori, l’avvocato Angelo Pisani, afferma che “a causa di questa vergognosa situazione per quest’estate i disagi per turisti e pendolari saranno disastrosi”. Ma non è tutto. Si è aperta una vertenza sulla possibilità di ridurre le corse ed aumentare i prezzi dei biglietti per il trasporto marittimo ordinario. Di Male in peggio. “Siamo indignati per quest’assurdo taglio – spiega Pisani -. Il metrò del mare ha garantito per dieci anni un servizio di collegamento marittimo decoroso e fondamentale per il turismo. E’ inammissibile che proprio in prossimità delle festività pasquali non esista più la possibilità di prendere aliscafi veloci per le isole e la costiera. Sicuramente questa mancanza inciderà non di poco sul turismo regionale già minacciato dall’emergenza rifiuti. Inoltre – continua Pisani -, si preannuncia un periodo nero anche per i pendolari che troveranno notevoli difficoltà con i collegamenti per il capoluogo. Il servizio ordinario crea puntualmente ogni anno disservizi, tra mancanza di aria condizionata sulle imbarcazioni, corse saltate e ritardi, insostenibili per la miriade di persone che nel periodo estivo affollano i moli partenopei. Almeno con il metrò del mare veniva data un’alternativa dignitosa a questa condizione. E per di più negli anni si è registrato un calo notevole nell’uso delle automobili”.
E sull’eventuale riduzione delle corse e sul rincaro dei biglietti l’avvocato Pisani afferma: “E’ una speculazione inconcepibile che danneggerà centinaia di utenti. Non bastava la stangata sui prezzi di Unico Campania. La Regione Campania continua a far scontare i propri buchi di bilancio ai cittadini e cerca di far cassa aumentando il prezzo dei trasporti! Siamo stanchi di questa situazione che peggiora di giorno in giorno e si beffa degli onesti contribuenti! Chediamo alle istituzioni che questa possibilità venga subito scartata”.