Dallo scorso 15 marzo la piccola Adelaide Ciotola, 10 anni, si trova in una casa famiglia con divieto di incontro con genitori e familiari con un decreto emesso dal Tribunale per i minori di Napoli. Adesso i legali della madre della bimba hanno annunciato un esposto in procura. Il Tribunale per i minori di Napoli ha deciso di adottare il provvedimento ‘perché la madre avrebbe strumentalizzato in modo riprovevole e dannoso per l’integrità psicofisica, la minore, facendole credere di essere ammalata’.
Alla madre della piccola Adelaide viene contestato di avere dichiarato, durante trasmissioni televisive, che la figlia affetta da una malattia rara avesse bisogno di forti somme di denaro per essere curata. Dichiarazioni che hanno permesso ai genitori della bimba di raccogliere circa 150mila euro. I genitori della piccola andavano dicendo che la figlia era affetta dalla sindrome del lobo medio, una malattia degenerativa dei polmoni.
Ad accendere i riflettori su questa storia è stata la trasmissione televisiva ‘Le Iene’. Dopo la denuncia avanzata dal programma tv sono partite le indagini che hanno portato all’arresto della mamma della bimba, Luisa Pollaro, con l’accusa di truffa aggravata, falso ideologico per induzione di Pubblico Ufficiale e falso materiale. La madre si è sempre difesa sostenendo che quei soldi servivano per avere una diagnosi certa del male da cui è affetta sua figlia.
Adelaide è stata ospitata per anni in moltissimi programmi televisivi per raccontare la sua storia e per dar vita a una campagna di raccolta fondi per sostenere un complicato intervento che poteva affrontare solo a Houston. Sono stati anche pubblicati due libri in cui Adelaide raccontava il suo calvario. Ad un certo punto, però, alla trasmissione ‘Le Iene’ è arrivata una segnalazione che poneva seri dubbi sull’utilizzo del denaro raccolto e sulla malattia della bimba. Così sono partite le indagini, prima da parte del programma tv e poi delle forze dell’ordine.
Spiegando le ragioni per le quali hanno presentato l’esposto, gli avvocati Angelo Pisani e Sergio Pisani, legali della mamma di Adelaide, hanno detto che il Tribunale per i minori è intervenuto nonostante ‘uno psicologo, la cui relazione era presente anche nel fascicolo della procedura minorile, all’esito di una valutazione sulla piccola paziente avesse specificamente raccomandato di evitare un affidamento della minore a persone alla stessa estranee’.