Adsl lenta, la riscossa dei consumatori in 6500 denunciano i disservizi all’Agcom
Se l’Adsl funziona male, è possibile costringere l’operatore a
risolvere il problema, ottenere uno sconto o, al limite, disdire la
linea gratis. È quanto ha fatto un crescente numero di italiani,
nell’ultimo anno: lo dimostrano i dati pubblicati questa settimana da
Agcom (Autorità garante delle comunicazione). Si riferiscono all’uso di
Nemesys, uno strumento fornito dalla stessa Agcom sul sito Misurainternet.it .
Serve
a un duplice scopo: testare la propria connessione Adsl e poi
rivalersi sui propri operatori. Nel contempo, Agcom ha lanciato ieri la
versione 2.0 di Nemesys: è un primo passo per renderlo più facile da
utilizzare. In effetti, non sono tanti coloro che l’hanno usato in un
anno: 6.500. Contro i 200 mila che hanno fatto un test alternativo, non
istituzionale, di Sostariffe.it .
Di
quelli, sono circa 300 coloro che hanno utilizzato i risultati di
Nemesys per protestare, formalmente, con il proprio operatore (tramite
raccomandata). Nel 40 per cento dei casi, l’operatore ha risolto il
problema, che quasi sempre riguardava una velocità troppo bassa rispetto
alle promesse (che sono circa 2,5 Megabit per le Adsl a 7 Megabit).
Per il 25 per cento dei reclami, invece, il problema era irrisolvibile,
al solito per colpa di un doppino di rame troppo lungo o difettoso.
L’operatore ha comunque soddisfatto l’utente, con uno sconto sul canone o permettendogli di disdire o cambiare
cento dei casi le proteste si sono rivelate invece infondate. Il
restante 5 per cento sono reclami ancora in lavorazione. Le province da
cui è arrivata la maggior parte di proteste fondate sono, nell’ordine,
Roma (20 per cento), Torino (8 per cento), Napoli (7 per cento) e
Milano (6 per cento).
Il tutto è comunque una buona notizia: i
risultati di Nemesys dimostrano che gli utenti Adsl non sono più
indifesi nei confronti dei propri operatori. Con la versione 2.0 il
test è più facile, per altro: adesso non s’interrompe più quando rileva
un po’ di traffico (purché minimo) sulla connessione dell’utente.
Agcom però lavora per rendere più popolare il test.
Entro marzo
2012 ne lancerà una versione molto rapida, che permetterà di testare
la propria connessione Adsl ma non di protestare con l’operatore. Pensa
inoltre di fornire test analoghi a Nemesys anche per i servizi banda
larga mobili (Umts/Hspa). Agcom inoltre mira a pubblicare un rapporto
che riveli la qualità reale delle Adsl italiane, su scala nazionale (al
momento fornisce dati solo su quattro regioni, sul sito
Misurainternet).
Da uno studio di Sostariffe.it risulterebbe che
la velocità media reale è circa la metà di quella pubblicizzata. “I
problemi più comuni di velocità riguardano le Adsl di operatori
alternativi in wholesale (che forniscono cioè il servizio in modo non
diretto)”, spiegano dalla Fondazione Ugo Bordoni, che gestisce Nemesys
per conto di Agcom. Le città italiani minori sono costrette a utilizzare
servizi di Telecom Italia o in wholesale, non essendo coperte da
unbundling (rete diretta degli operatori alternativi).
Altri due
problemi sono i doppini troppo lunghi (irrisolvibile: a volte è meglio
una connessione wireless, Umts/Hspa, in questo caso) o le Adsl che
funzionano a intermittenza, per le quali l’unica via è aprire una
procedura di conciliazione con il proprio operatore.