ADSL TROPPO LENTA? NON LA REGGI PIU’? ECCO COSA FARE
E’ una (cattiva) esperienza che prima o poi colpisce tutti, soprattutto l’ormai universale popolo dei lavoratori che ogni giorno per la loro attività si servono di internet. Cerchi di velocizzare la connessione, paghi a caro prezzo un nuovo contratto in cui ti promettono i famosi 20 mega, e poi questi diventano una chimera. La connessione resta lenta e faticosa, soprattutto per caricare o scaricare file. Intanto però hai già sottoscritto un contratto a prezzi più elevati.
Tanto è diffuso il fenomeno che la stessa Agcom (l’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni) è dovuta scendere in campo presentando il cosiddetto “Misura Internet”, un programma cioè che misura la effettiva velocità della connessione utilizzata rispetto a quanto assicurato nel contratto sottoscritto con il gestore. Lanciato fin dallo scorso anno, il sistema non ha però trovato in questi 12 mesi grossi margini di utilizzo, tanto che da poco l’Autorità ne ha presentato una versione del tutto nuova.
«Il sistema proposto dall’Authority – spiega l’avvocato Angelo Pisani, presidente di noiconsumatori.it – può efficacemente essere utilizzato, soprattutto se finalizzato ad azioni legali per ottenere dai grossi gestori i giusti risarcimenti per le endemiche inadempienze, tanto diffuse che ormai sono sempre più numerosi gli utenti rassegnati a subire. Questo atteggiamento – aggiunge il legale – consente alle company di perpetrare impunemente sempre nuovi abusi. Siamo perciò in campo per utilizzare lo strumento Agcom ed anche altri parametri al fine di tutelare in tutte le sedi i lavoratori sul web e chiunque, in ogni caso, sia vittima di una violazione contrattuale».
Intanto, a riprova di una situazione che riguarda un’utenza vastissima, è stata lanciata una petizione su Change.org. Questo il testo:
Vogliamo semplicemente che i contratti telefonici ADSL che vengono offerti e venduti ai cittadini italiani riportino i dati esatti di DOWNLOAD e UPLOAD che si riescono a garantire nominalmente e non cifre non veritiere, arrotondate o di comodo.
Non si può affermare “ti offriamo e di diamo 20Mega” se poi 20 Mega non si possono fornire. Non si può accettare che sia detto “fino a …”. Si deve presentare il dato esatto (corredato di incertezza) di download e upload. Non si può fare? Si specifichi in modo chiaro da subito un minimo di banda garantito sempre. Si tratta di trasparenza e onestà nei confronti dei clienti. Semplice no?
Chiunque voglia sottoscriverla può firmare qui.