Aerei: overbooking, ecco come farsi risarcire!
Durante i periodi di vacanza – come quello che si appresta ad arrivare, il ponte del 1 Maggio -, capita spesso che molte compagnie aeree vendano più biglietti del previsto ed incorrano, quindi, nel problema che ci siano molti più passeggeri, regolarmente muniti di biglietto e prenotazione, ma molti meno posti sull’aereo. In questo caso, la compagnia, attraverso il personale dell’aeroporto, comunica che non ci sono più posti e che…’sono spiacenti’! Per un passeggero normale, è assurdo: prenotare un volo, pagarlo e poi sentirsi dire che non ci sono posti disponibili in aereo, ma per la compagnia, invece, si tratta solo di ‘overbooking’, cioè sovraprenotazione. Cosa fare allora? Ecco di seguito alcune dritte:
La compagnia aerea deve offrire al passeggero un’alternativa, tra cui:
* il rimborso del prezzo del biglietto entro 7 giorni in denaro o con buoni di viaggio e/o altri servizi;
* il primo volo possibile fino a destinazione;
* un volo in data successiva, a scelta del passeggero.
Il passeggero ha diritto ad un risarcimento da parte della compagnia aerea che dovrà rendere:
* 250 euro per i voli fino a 1.500 km;
* 400 euro per i voli interni all’Unione Europea oltre 1.500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 chilometri;
* 600 euro per i voli oltre i 3500 chilometri.
Inoltre, il passeggero ha diritto, in maniera gratuita a:
* due telefonate o fax, telex o e-mail;
* pasti o rinfreschi;
* il pernottamento in albergo.
Se il passeggero si trova a viaggiare in una
classe inferiore a quella prenotata, ha diritto al rimborso della differenza di prezzo. Per qualsiasi informazione, anche più dettagliata, invitiamo i nostri lettori a contattare la nostra Associazione ai seguenti contatti:
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