Aereo scomparso: ritrovati rottami in mare
I rottami trovati oggi nell’Oceano Atlantico sono «senza alcun dubbio» quelli dell’Airbus A330-220 di Air France
scomparso ieri con 228 passeggeri a bordo. Il ministro brasiliano della
difesa, Nelson Jobim ha confermato ciò che aveva comunicato
l’aeronautica brasiliana. La zona del ritrovamento a circa 650 km
dall’isola di Fernando de Noronha. Numerose navi di diverse nazionalità
si stanno dirigendo verso l’area già raggiunta da tre navi mercantili,
due olandesi e una francese.
Il ritrovamento. Il
colonnello Jorge Amaral ha precisato che tra i rottami trovati figurano
«una poltroncina dell’aereo, alcuni rottami bianchi» e che sono state
individuate «macchie di olio e cherosene».
Pezzi anche a 60 chilometri di distanza l’uno dall’altra.
Pezzi «sia metallici che non» di un aereo sono stati trovati
nell’Oceano Atlantico 650 km a nordest dall’isola Fernando de Noronha.
I rottami ritrovati potrebbero avere «i numeri di serie necessari per
identificare» l’aereo dell’Air France scomparso ieri.
«Non è ancora possibile confermare se quanto trovato appartiene oppure
no all’aeromobile scomparso», ha precisato Amaral, sottolineando che «i
pezzi trovati sono ad una distanza di 60 chilometri uno dall’altro. Ora
la priorità è continuare a cercare».
Zona profonda 5mila metri, «impossibile» recuperare resti.
La zona è tra i quattro e i cinquemila metri di profondità, il che
renderebbe praticamente impossibile il ricupero del relitto. Secondo
Edmo Campos, esperto di oceanografia brasiliano, si tratta di una zona
abissale, al di fuori della piattaforma continentale dove ci sono anche
correnti forti, che possono arrivare a un metro al secondo, da est a
ovest. I resti galleggianti possono quindi essersi spostati molto
rispetto alla zona dell’impatto con l’acqua, rendendo ancora più
difficile localizzare il relitto, o le sue parti. Lo conferma il fatto
che i pochi resti localizzati finora dal C-130 militare brasiliano
erano sparpagliati su una distanza di 60 chilometri. In compenso,
afferma Campos, è una zona «tranquilla» da punto di vista della
navigazione marina (ma di forti turbolenze per gli aerei), con scarse
probabilità di tempeste o di mare agitato.
Le navi verso la zona dei rottami. Le
Forze armate (aerea e marina) brasiliane hanno messo a disposizione per
le ricerche tre C-130 Hercules, un Amazonas SC-105 da ricognizione, un
R-99 con apparecchiature per la guerra elettronica, in particolare
strumenti agli infrarossi che potrebbero rivelarsi molto utili per
rinvenire segnali del disastro, un Bandeirante P-95 antisommergibile
per la ricerca in profondità, un elicottero Blackhawk e un SuperPuma,
due corvette (Caboclo e Marajo), la nave pattuglia Grajau e la fregata
Constituicao.