Aereo scomparso: sono 228 i dispersi, 10 sono italiani
Ci sono anche dieci italiani a bordo dell’Airbus A330 Air France
partito da Rio de Janeiro e diretto a Parigi con 228 persone a bordo,
scomparso dai monitor dei radar alle 8 di questa mattina. A bordo anche
dieci italiani, tre dei quali trentini e una bolognese. Sull’identità
degli altri italiani la Farnesina, che conferma il numero, non aggiunge
nessun dettaglio.
216 passeggeri e 12 membri di equipaggio. Sul volo AF447 diretto all’aeroporto Charles de Gaulle di Roissy
viaggiavano 216 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio. Tra i
passeggeri 8 bambini, tra cui un neonato: la compagnia aerea ha
precisato che erano 126 uomini e 82 donne oltre ai bambini.
Le nazionalità dei passeggeri.
Questa la lista ufficiale delle 228 persone presenti a bordo del volo
Rio-Parigi di Air France, al momento disperso. La lista è stata fornita
dal ministero dei Trasporti francese: 61 francesi, 57 brasiliani, 26
tedeschi, 10 italiani, 9 cinesi, 6 svizzeri, 5 libanesi, 5 britannici,
4 ungheresi, 3 irlandesi, 3 norvegesi, 3 slovacchi, 2 spagnoli, 2
marocchini, 2 polacchi, 2 americani, 1 sudafricano, 1 argentino, 1
austriaco, 1 belga, 1 gambiano, 1 islandese, 1 filippino, 1 romeno, 1
russo, 1 turco, 1 canadese, 1 estone, 1 olandese, 1 svedese, 1 danese,
1 croato. A questi 216 passeggeri si aggiungono i 12 membri
dell’equipaggio, tutti francesi.
C’erano dieci italiani, di cui uno con doppia cittadinanza italo-brasiliana. Lo conferma il capo dell’Unità di crisi della Farnesina
Fabrizio Romano dopo che il ministero dei Trasporti francese ha diffuso
la lista ufficiale dei passeggeri secondo la quale sarebbero stati
nove, e non dieci, i connazionali. Un passeggero con doppia
cittadinanza è stato infatti inserito tra i brasiliani dalle autorità
francesi.
I trentini facevano parte di una delegazione
che si era recata in Sud America in visita a strutture dell’emigrazione
trentina. La conferma è stata data dal presidente della Trentini del
Mondo, Alberto Tafner. In volo da Rio de Janeiro a Parigi vi erano Rino
Zandonai, direttore dell’Associazione Trentini nel Mondo Onlus,
il consigliere regionale Giambattista Lenzi (Upt) e Gianni Zortea,
sindaco di Canal S.Bovo. I tre si erano recati in Brasile, nella zona
del Paranà e di Curitiba, per l’inaugurazione di una piscina per
bambini disabili e per portare fondi allo scopo di aiutare discendenti
di emigrati trentini colpiti mesi fa da un’alluvione; tra le opere in
programma, doveva esservi una scuola. Avevano anche visitato un
percorso, definito «del Trentino», finalizzato al recupero di terre
incolte con la creazione anche di agriturismi. Ivanor Minatti,
presidente del circolo trentino di Curitiba, aveva telefonato ad
Alberto Tafner, presidente dell’Associazione Trentini nel mondo, per
informare della partenza della delegazione. In Brasile operano 62
circoli dell’Associazione Trentini nel Mondo.
Gli altri italiani a bordo. Secondo
quanto detto a Rainews 24 da Fabrizio Romano il bilancio delle vittime
italiane potrebbe essere ancora «provvisorio», sulla base dei dati
forniti dalle autorità francesi. «Non possiamo escludere che ce ne
possano essere altri» di connazionali a bordo del volo 447, ha aggiunto
Romano, secondo cui le «identità delle vittime sono state accertate» e
«insieme alle autorità locali si sta completando il giro di informative
ai parenti».