Affido condiviso: sì all’assegno in caso di collocamento prevalente del figlio presso uno dei genitori
È opportuno, se non necessario, stabilire la
corresponsione di un assegno di mantenimento quando l’affidamento
condiviso prevede il collocamento prevalente del figlio minore presso
uno dei genitori. E il principio vale anche quando mamma e papà non
sono sposati. A proposito, continua il contrasto fra gli “ermellini”:
la prima sezione civile della Suprema corte afferma di nuovo, contro la
giurisprudenza consolidata, che in caso di genitori non coniugati
risulta ricorribile per cassazione il decreto della Corte d’appello,
sezione per i minorenni, che ha deciso sull’affidamento. È quanto
emerge dalla sentenza 23411/09.
Obbligo e gestione
La regola generale è
che ogni genitore provvede al mantenimento dei figli in misura
proporzionale al suo reddito. E scaturisce direttamente dall’articolo
155 del codice civile novellato dalla legge 54/2006 sull’affido
condiviso l’opportunità di stabilire un assegno periodico nel caso di
collocamento prevalente del figlio presso un genitore. L’obbligo di
versamento grava su chi non è collocatario del minore: l’importo
risulta determinato in base ai tempi di permanenza presso ciascun
genitore. La gestione del contributo economico ricade soprattutto sul
collocatario, che è chiamato ad affrontare la maggior parte delle spese
correnti e, ad esempio, compra per il figlio libri e vestiti, cioè beni
durevoli che non entrano necessariamente nel campo delle spese
straordinarie.
Addio discriminazioni
È sempre merito
della legge 54/2006 la piena ricorribilità per cassazione ex articolo
111 della Costituzione, anche nel caso di genitori non sposati, del
provvedimento emesso ex articolo 317 bis Cc, in sede di reclamo,
sull’affidamento del minore e le statuizioni economiche. La novella ha
equiparato i figli naturali a quelli nati dal matrimonio sul piano sia
sostanziale sia processuale: il procedimento ex articolo 317 bis Cc
diventa “autonomo” e si assimila a quelli di separazione e divorzio con
figli minori.
legge non applicata Perchè tralasciare il fatto che quella sull affido condiviso è la legge piu’ disapplicata che esista?nella norma non compare assolutamente la figura del "genitore collocatario",pura invenzione della magistratura;nella norma si prevede il mantenimento diretto,mai applicato dai magistrati;nella norma si prevede paritetico tempo di frequentazione e tutela dei figli per entrambi i genitori,i magistrati si sono inventati i famosi week end alternati,quasi sempre a discapito del padre…questo accade perchè in Italia non è prevista la responsabilità civile per i giudici,che possono quindi modificare le leggi a secondo del proprio orientamento..e mi dispiace dirlo,la magistratura italiana è impregnata di femminismo…occorre l’approvazione urgente del ddl 957,in modo da rendere finalmente equo ed effettivo l’affido condiviso..