Affitti, IMU e Cedolare Secca: la nuova tassazione
Il Decreto IMU rivede la tassazione sugli immobili dati in affitto, introducendo agevolazioni per le famiglie che sono in difficoltà ed uno sconto per chi ricorre alla Cedolare Secca.
Istituita con il Dlgs 23/2011, art. 3 per favorire l’emersione delle locazioni in nero, la Cedolare Secca è una tassazione agevolata per le case in affitto, che sostituisce Irpef e addizionali, imposta di registro e di bollo, sia sul contratto di locazione sia su proroghe e risoluzioni. L’articolo 4 prevede una riduzione dell’aliquota, dal 19 al 15%, nelle locazioni a canone concordato a partire dal periodo d’imposta 2013. Per gli affitti a canone libero resta al 21%. Così, considerando un affitto di 500 euro al mese, nel caso di canone libero la tassa (cedolare secca) a fine anno sarà di 1.260 euro, mentre su un canone concordato di 900 euro.
Il comma 4 dell’art. 6 assegna risorse per le famiglie che hanno difficoltà con il pagamento del canone. Le famiglie con determinati requisiti possono ricevere contributi integrativi per pagare l’affitto grazie a un finanziamento di 30 milioni all’anno per il biennio 2013-14 a favore del Fondo nazionale di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione, istituito dalla legge 431/1998.
Novità per chi vive in affitto arriveranno anche dalla Service Tax, anche se il decreto non ne parla direttamente, affrontando solo l’argomento Tares 2013. Bisogna attendere la Legge di Stabilità, che sembra destinata a sostituire la Tares, tassa sui rifiuti, con una service Tax, che servirà a coprire sia il costo dello smaltimento rifiuti sia quello di altri servizi comunali. La parte relativa ai rifiuti continuerà ad essere pagata dall’inquilino, mentre i servizi indivisibili saranno divisi fra proprietario e inquilino.
Fonte: www.pmi.it