«Agenti vecchi, allarme sicurezza»
«L’età media degli agenti di polizia
attualmente è 47 anni, entro il 2011 arriverà a superare i cinquanta.
In tutta Italia, ci sono solo venti poliziotti under 20 e ottomila tra
i venti e trenta anni, gli altri sono tutti più anziani. Non si può
lavorare bene in queste condizioni. Per poter garantire la sicurezza
c’è bisogno di risorse e invece vengono effettuati continui tagli».
Così Nicola Tanzi e Massimo Montebove, rispettivamente segretario
generale e portavoce del Sap, spiegano le ragioni che, ieri, hanno
portato oltre cento agenti di Polizia di Stato, Penitenziaria e
Forestale, aderenti alle principali sigle sindacali – Siulp, Sap e Ugl
– a manifestare davanti ai rispettivi ministeri per poi riunirsi di
fronte a Palazzo Chigi.
«La Finanziaria 2009 e, attualmente,
quella del 2010 non prevedono risorse per la sicurezza – dice Tanzi –
Entro fine anno dai corsi di formazione usciranno mille agenti, ma
saranno cinquemila ad andare in pensione. Non sono previsti nuovi
contratti, così il personale sarà sempre più vecchio». La carenza di
fondi si traduce nell’impossibilità di sostenere la spesa corrente. «A
Roma – aggiunge Montebove – un terzo delle macchine, tutte molto
vecchie, è fermo nelle officine per riparazioni che non si fanno. Le
auto nuove ci sono ma non sono state immatricolate per mancanza di
soldi. È solo un esempio ma rende l’idea. Al governo chiediamo soldi
per macchine, auto e divise, anche perché, a fronte del calo dei fondi,
è aumentato il lavoro, con l’introduzione di nuove tipologie di reato».
La manifestazione di ieri è stata solo il preludio di un ampio
corteo nazionale che, il 28, porterà in strada migliaia di agenti.