Agguato a Scampia, Pisani:”Poteva essere tragedia senza precedenti. Adesso leggi speciali”
“La camorra non si ferma nemmeno davanti ai bambini. Anche andare a scuola adesso fa paura. E’ inconcepibile che giá dalla più tenera età i ragazzi di queste zone debbano sentirsi nel terrore e nell’insicurezza più totale. Chiediamo al Governo e alle forze dell’ordine di presidiare scuole, chiese e tutti i centri abitati del territorio perché la gente ha il diritto di sentirsi al sicuro e non in continuo pericolo. Questa guerra costringe i residenti a chiudersi in casa, a non vivere più. L’ennesimo omicidio di oggi conferma la necessità di adottare misure estreme”. Condanna severissima sull’ultimo agguato di quest’oggi da parte del presidente dell’Ottava Municipalità Angelo Pisani, intervenuto insieme a forze dell’ordine e genitori sul luogo dell’omicidio verificatosi sulla rampa di accesso della scuola materna “E.Montale” di via F.lli Cervi a Scampia “tra centinaia di bambini che per fortuna non si sono accorti di nulla perché impegnati nelle prove di una recita natalizia”. Il presidente Pisani ha rassicurato la cittadinanza sullo stato di buona salute di tutti i bambini del comprensorio scolastico che sono tornati a casa utilizzando l’uscita secondaria della scuola sotto guida della Municipalità. “Poteva essere una tragedia senza precedenti perché non è mai accaduto che si sparasse in una scuola, solo un miracolo ha fatto evitare il peggio – ha tuonato Pisani -. Con questo gesto la criminalità è andata oltre qualsiasi azione criminale. Senza coscienza, senza scrupoli. Lo Stato ha l’obbligo di intervenire subito con leggi speciali e tempestiva durezza altrimenti questa guerra non cesserà mai. Chiediamo a prefetto, questore e sindaco di convocare ad horas un tavolo interforze. L’estrema gravità della situazione a Scampia palesa l’insufficienza dei provvedimenti presi dal Governo. I famosi “007” e le pattuglie d’ “intelligence” non sono bastati a garantire sicurezza e vivibilità al quartiere. Bisogna fare presto prima che si consumi un’altra tragedia”.