Aifa: "Decida il governo sulla 194"
La delibera del 30 luglio scorso che autorizza la pillola Ru486
in Italia “è pienamente coerente con l’esigenza di garantire che il
percorso abortivo avvenga in ambito ospedaliero” come raccomandato dal ministro Sacconi. Lo scrive il CdA dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
L’Aifa però rimette “al Ministro ed alle autorità l’emanazione dei
provvedimenti applicativi della delibera “per garantire il pieno
rispetto della legge 194/78”.
delibera, quindi, non sarà modificata. Il Cda riunitosi in seduta
straordinaria ha confermato infatti in una nota la piena validita’
della decisione precedente e quindi del provvedimento di autorizzazione
del farmaco.
L’Aifa, che in questo modo ha fugato ogni dubbio sulla possibilità
di un eventuale intervento correttivo, ha espresso anche ”condivisione
e apprezzamento” per la lettera inviata dal Ministro Sacconi al
Presidente del CDA Sergio Pecorelli la scorsa settimana.
Inoltre il Cda respinge l’ipotesi che spetti all’agenzia prevedere
il tipo di ricovero necessario per la somministrazione del farmaco che
è invce compito di governo e Regioni.
“Il provvedimento – spiega l’Aifa – infatti, oltre a definire il
regime di dispensazione in esclusivo ambito ospedaliero specifica che
in particolare deve essere garantito il ricovero in una delle strutture
sanitarie individuate dall’art 8 della Legge 194/78.
Questo dal momento dell’assunzione del farmaco fino alla verifica
dell’espulsione del prodotto del concepimento e questo in sintonia con
quanto richiamato dal Ministro sulla necessita’ che l’aborto avvenga
in ambito ospedaliero, in strutture sanitarie abilitate, con medici del
servizio ostetrico ginecologico e sotto la sorveglianza del personale
sanitario cui e’ demandata la corretta informazione sul trattamento,
sui farmaci da associare, sulle metodiche alternative disponibili e sui
possibili rischi del metodo”.
Sacconi: “Verificare ricovero ospedaliero”
”Se
non si riscontrera’ la effettiva, diffusa, pratica del ricovero
ospedaliero ordinario per le persone sottoposte ad aborto
farmacologico, si evidenziera’ una manifesta incompatibilita’ con la
legge 194, di cui dovrebbero prendere atto Parlamento e Commissione
europea per le decisioni conseguenti”: e’ il ministro del Welfare
Maurizio Sacconi a spiegarlo commentando la notizia della decisione
dell’Agenzia del farmaco di non modificare la delibera di
autorizzazione della pillola abortiva Ru486 in Italia.