Al tar la causa per il concorso bluff per tenenti vigili urbani
COMUNICATO
STAMPA
AL MINISTRO
DEGLI INTERNI
ALLA
PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI
Dopo 7 anni finalmente il 28 gennaio 2010 innanzi al TAR Campania la causa tra i vigili che avevano superato il concorso per il grado di tenenti della Polizia Municipale, poi illegittimamente annullato, ed il Comune di Napoli. Avv. Pisani: “Chiediamo giustizia per la polizia municipale”.
L’avv. Angelo Pisani che difende gli agenti, già risultati vincitori del concorso per la nomina ad istruttore di vigilanza-tenente, i cui nomi risultavano probabilmente non graditi a qualcuno, un po’ come per il concorso beffa della CTP del luglio scorso di cui ad oggi ancora nulla è dato sapere, a tutela e difesa dei suoi assistiti ma soprattutto per il buon andamento e trasparenza dell’amministrazione comunale, ha deciso di impugnare anche l’ultima decisione dell’amministrazione comunale innanzi al Magistrato competente, perché palesemente inammissibile – ingiustificata – contraddittoria ed invita tutte le Autorità competenti a vigilare su quanto accaduto e sul contenuto della nuova controversa delibera ‘valutandone la convenienza, la correttezza e la legittimità ma soprattutto le insignificanti differenze con il precedente concorso salvo i costi che richiederanno i soliti corsi di formazione previsti per il nuovo bando.
Quindi assistiti e difesi dall’avv. Angelo Pisani, i concorrenti promossi e cancellati dalle graduatorie impugneranno anche la nuova delibera, proponendo contemporaneamente un ricorso e un dossier alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, nonche’ un esposto alla CORTE DEI CONTI affinchè si indaghi sulle spese del primo concorso e sui rilevanti costi sostenuti per il secondo, nella sostanza identico al primo, salvo gli sbandierati e notoriamente inutili corsi di formazione di pochi giorni ( anche il meno ignorante in quattro giorni non può diventare un genio), nonché sull’ultimo concorso interno partorito a fina 2009.
Riguardo al primo concorso inspiegabilmente annullato da comune e di cui si discuterà la causa proprio il 28 gennaio 2010 innanzi al TAR Campania una questione di logica e di parità di trattamento, secondo l’avvocato Pisani, avrebbe richiesto che in caso di annullamento del concorso della polizia municipale, non solo non si facessero poi altri bandi uguali ma che conseguenzialmente anche le altre 38 procedure concorsuali, identiche e meno impegnative, fossero revocate avendo tutte in comune medesime fasi di bando, selezione, predisposizione e svolgimento della prova pratica, mentre così non è stato provocando una grave disparità di trattamento tra gli stessi dipendenti del Comune.