Al via la Posta elettronica certificata per dialogare con gli uffici pubblici. Possibile richiederla da subito ad Aci e Inps
Una semplice mail invece di interminabili file allo sportello
dell’ufficio per consegnare un documento o una richiesta, o a quello
della Posta per inviare una raccomandata ad un uffico pubblico. Un
sogno destinato a diventare realtà a partire dall’inzio del prossimo
anno, quando tutti gli uffici pubblici avranno uan casella diposta
certificata destinata al dialogo con i cittadini. E tutti noi dovreno
avere la nostra casella. Chi vuole, peraltro, può richiederla fin da
ora ai due enti che la distribuiscono da alcuni giorni: Aci (per ora
solo per chi abita a Roma e provincia) e Inps.
La Posta Elettronica Certificata (PEC al Cittadino) – La casella di posta offerta grazie alla firma di un apposito protocollo con il ministero dell’Innovazione, si chiama PEC al Cittadino.
Funziona come una norkmal casella di posta, è del tutto gratuita e
consente esclusivamente lo scambio di messaggi di posta elettronica
certificata con indirizzi PEC della Pubblica amministrazione. Non è
quindi possibile scambiare messaggi con indirizzi di posta elettronica
certificata che non siano quelli di uffici pubblici, né con indirizzi
di posta elettronica ordinaria. L’uso del servizio è personale e
riservato, e l’accesso alla propria casella avviene tramite codice
fiscale e pin. Non si può accedere ad un’utenza PEC al Cittadino per conto di terzi o cedere la propria utenza.
Garanzia legale per le comunicazioni –
Le mail inviate utilizzando la PEC hanno valore legale. La mail
inviata tramite questa casella ha lo stesso valore di una tradizionale
comunicazione cartacea mediante raccomandata con ricevuta di ritorno.
Dopo l’invio, infatti, è fornita al mittente una ricevuta che
costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio e
dell’eventuale documentazione allegata, e la ricevuta di avvenuta (o
mancata) consegna con precisa indicazione temporale. Nel caso in cui il
mittente smarrisca le ricevute, la traccia informatica delle operazioni
svolte conservata per legge dal gestore del servizio per un periodo di
30 mesi, consente di avere una copia, con lo stesso valore legale delle
ricevute smarrite. Al momento si possono, quindi, inviare segnalazione
o reclami, richiedere informazioni, richidere una verifica sullo stato
dei pagamenti dei contributi, ad esempio nel caso dell’Inps, o dei
bolli scrivendo all’Aci. Tutti gli altri uffici pubblici dovranno
dotarsi di caselle PEC a partire dall’inzio del prossimo anno.
Sempre necessario farsi identificare dal vivo per avere le credenziali d’accesso-
Per poter ottenere la prorpia casella, però, occorre farsi identificare
allo sporetllo. Sia che si scelga l’Aci che l’Inps, infatti, è
necessario recarsi presso uno degli uffici dell’ente prescento perchè
l’identificazione deve avvenire dal vivo, presentando codumenti
d’identità e codice fiscale. L’obbligo di identificazione “de visu” è
previsto dalla legge.
La casella offerta dall’Aci – Al
momento, come detto, l’Aci fornisce il servizio di attivazione della
PEC solo a chi abita a Roma e provincia. In questo caso basta recarsi
in uno qualunque degli uffici o delle delegazioni Aci. A disposzione
anche il numero verde 800.999.030. Anche chi effettua la richiesta tramite operatore, però, dovrà poi farsi identificare personalmente.
La richiesta dal sito dell’Inps –
La casella dell’inps, invece può essere richiesta on line da chi è già
registrato al sito nell’area “Servizi al cittadino” dopo aver
effettuato l’accesso da questa pagina.
Successivamente occorrerà recarsi presso una qualunque sede Inps per il
necessario riconoscimento personale e l’attivazione del servizio.