Allarme ambientale, dopo le isole di Capri ed Ischia anche Ponza nel mirino delle indagini: gasolio ricopre la spiaggia
E’ ancora allarme ambientale sulle spiagge e coste italiane. Dopo i
clamorosi casi di Capri e delle altre isole del Golfo di Napoli, questa
volta la denuncia parte dall’isola di Ponza. “La spiaggia è
completamente impregnata di gasolio che arriva dal basso. Sul
bagnasciuga si vedono macchie traslucide. E’ impressionante”, racconta
una turista.
continua la donna. E’ da questa mattina che alcuni bagnanti hanno
denunciato la presenza di tracce di gasolio sulla spiaggia di Giancos.
Intanto la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera hanno messo sotto
controllo il tratto interessato.
Emergenza Golfo di Napoli
Nuovi
liquami sono stati avvistati a Ischia. La Guardia Costiera ha
denunciato il rappresentante legale di una struttura alberghiera. Il
punto in questione è il tratto compreso tra Punta Chiarito, nel comune
di Forio d’Ischia, e Cava Grado, in quello di Serrara Fontana. A far
scattare le indagini la segnalazione di diportisti che hanno notato un
uomo gettare in mare acque torbide e maleodoranti.
Grotta Azzurra sotto osservazione
Proseguono
i controlli dei carabinieri sulle possibili fonti di inquinamento a
Capri, dopo la chiusura per tre giorni della Grotta Azzurra per la
presenza di schiuma bianca e forti miasmi. I militari hanno segnalato
al Comune di Anacapri un lido-ristorante poco distante dalla Grotta:
dalle verifiche è emerso che la piscina della struttura sversava in
mare le acque utilizzate dalla propria piscina, senza autorizzazione.
Marea nera in Calabria
Il
27 agosto almeno 20 chilometri di costa di Roccella Jonica, nella
Locride, sono stati ricoperti da macchie di catrame. Secondo gli
esperti, a causare il piccolo disastro ambientale lo sversamento
illegale di oli da parte di una o più navi in transito nel tratto di
mare ionico. Il tratto è stato poi completamente bonificato.