Allarme Consob: rischio asfissia finanziaria per piccole-medio imprese
“Gran parte delle imprese medio-piccole, trama fondamentale del
tessuto imprenditoriale italiano, trova difficoltà e potrebbe correre
rischi di asfissia finanziaria”. Questo l’allarme del presidente della
Consob, Lamberto Cardia, secondo il quale le prospettive legate alla
crisi restano “caratterizzate da profonda incertezza”.
Nel suo
intervento all’annuale incontro con il mercato Cardia ha sottolineato
che “i soggetti più deboli, sia nel mondo delle imprese che tra gli
investitori, sono esposti a rischi maggiori”.
A suo avviso “solo
le imprese più grandi riescono a reperire sul mercato capitale proprio
e a collocare prestiti obbligazionari senza gravi difficoltà né a costi
da considerare eccessivi”, mentre “gran parte delle imprese
medio-piccole” “trova difficoltà e potrebbe correre rischi di asfissia
finanziaria”. “Si sta interrompendo un processo di ristrutturazione
industriale del settore che negli anni scorsi aveva cominciato a
produrre risultati incoraggianti in termini di produttività e
competitività internazionale”.
Rivedere le regole Ue, insufficienti Mifid e Opa
Per
il numero uno della commissione che vigila sulla Borsa questa crisi
globale “deve essere l’occasione” per ampliare il consenso su una
revisione delle regole europee sui mercati e gli intermediari in modo
da ridare la dovuta centralità all’obiettivo di tutela del risparmio.
Scendendo
nel dettaglio, Cardia afferma che “i compromessi raggiunti” in Europa
su Mifid (Markets in Financial Instruments Directive: direttiva CE
sulla costruzione di un mercato finanziario integrato in Europa) e Opa
“si sono rivelati non adeguati a un contesto di crescente integrazione
economica”. Cardia è critico in particolare con la direttiva Mifid: a
un anno e mezzo dalla sua attuazione non ha prodotto “significative
riduzioni di costo per gli investitori finali”.
Per questo il
presidente della Consob auspica “un impegno corale a ristabilire il
corretto operare dei mercati” e sottolinea quale sia il fulcro per il
buon funzionamento del mercato: “senza trasparenza e correttezza non
c’è fiducia e senza fiducia non c’è stabilità”. La crisi globale,
quindi, può trasformarsi in un’opportunità ma, avverte Cardia, “lo
slancio riformatore non deve affievolirsi ai primi segnali di ripresa”.
Per reagire alla crisi si sta lavorando a una nuova
architettura della vigilanza in Europa sulla base delle indicazioni
date dal gruppo de Larosiere. La Consob, osserva il presidente della
Commissione, “auspica che il rafforzamento delle istituzioni europee
sia efficace e non condizionato da compromessi e logiche parziali.
E’
il momento, per gli Stati membri dell’Unione, di dimostrare una
convergente volontà politica al trasferimento “progressivo ma
equivalente della sovranità in materia di regole, vigilanza e sanzioni”.
Consob: ispezioni verso 5 grandi gruppi bancari
Intanto
la Consob ha avviato nel mese di giugno accertamenti ispettivi nei
confronti di cinque grandi gruppi bancari, proprio relativamente
all’applicazione della direttiva Mifid sulla prestazione dei servizi di
investimento. Gli accertamenti sono “finalizzati alla verifica delle
concrete modalità di attuazione dei principi di correttezza
comportamentale”. In base alla direttiva, ricorda Cardia, gli
intermediari “devono dimostrare rinnovate capacità di calibrare le
politiche commerciali sulle esigenze della clientela, di definire
meccanismi neutrali di incentivazione del personale a contatto con il
pubblico e di valorizzare la consulenza come servizio strategico e di
alto contenuto professionale”.
“Un errore quotare le società di calcio”
Parlando
della quotazione delle società calcistiche Cardia ha affermato:
“Ritengo che sia stato e resti un errore”. “Basta la dichiarazione
entusiastica di un tifoso, una partita che va bene o va male, per far
saltare un titolo avanti o indietro. Non si tratta di manipolazione, ma
è certamente un’alterazione del buon funzionamento del mercato. La
quotazione delle società di calcio è da ristudiare”.