Allarme usura per le piccole imprese
«La crisi rende le piccole imprese più
esposte all’azione predatoria degli usurai. Nel 2008 ben 15.000 imprese
hanno chiuso i battenti perchè sovraindebitate e spesso strozzate. I
primi dati del 2009 confermano questa tendenza negativa, anzi la
mannaia dell’usura sembra allargarsi alle imprese di media dimensione».
È l’allarme lanciato dal presidente della Confesercenti, Marco Venturi,
nel suo intervento all’Assemblea elettiva della confederazione. Stretti
tra la morsa della criminalità comune e di quella organizzata «i
piccoli imprenditori hanno paura», avverte Venturi.
«Fallimenti
e protesti segnalano l’urgenza di contrastare la fragilità finanziaria
delle Pmi. Dobbiamo evitare di rispondere alle loro difficoltà dandogli
l’ombrello quando splende il sole e togliendoglielo quando comincia a
piovere», prosegue il presidente Confesercenti a proposito della stato
dell’erogazione del credito chiedendo «un diverso ruolo delle banche,
più funzionale alle strategie di sviluppo del paese».
«I piccoli
imprenditori hanno paura, stretti tra la violenza della criminalità
comune e la morsa di quella organizzata che gestisce un volume di
“affari” di oltre 130 miliardi di euro. Buona parte di questi – dice
Venturi – arrivano dal taglieggiamento imposto alle imprese e
dall’usura che cresce in modo esponenziale a causa della crisi
economica e delle difficoltà degli imprenditori ad accedere ai
finanziamenti bancari. Se l’unica chance che ci rimane è quella del
ricorso all’usuraio allora è meglio chiudere prima».
«Solo
sostenendo i consorzi fidi, con adeguati finanziamenti finalizzati ad
aiutare le piccole e medie imprese, si potranno evitare inutili
sofferenze, minacce e ricatti», secondo il presidente dei commercianti.
Inoltre, le Pmi «devono essere liberate anche da quell’economia
sommersa, favorita da migliaia di immigrati clandestini e di furboni
nostrani pronti ad alimentare la concorrenza sleale contro chi rispetta
regole costose e spesso incomprensibili. È ora di dire basta a ogni
illegalità e a ogni spreco del denaro pubblico versato dai cittadini e
dalle imprese. La grande svolta che serve è quella di cambiare
radicalmente il Paese, affrancandolo dagli sprechi e dalla pletora
insopportabile di istituzioni e di nomine d’ogni tipo».
Berlusconi: è la fotografia del Paese.
«Condivido la relazione del presidente Venturi che fa una fotografia
esatta dello stato in cui è il Paese, dal punto di vista economico e
della nostra amministrazione. Condivido i principi ed anche le
direzioni che ci indica perchè sono quello verso cui dobbiamo andare».
Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, intervenendo all’Assemblea di
Confesercenti.
Contestato il premier. «Contestate perchè
c’ho voglia…». Silvio Berlusconi sta parlando all’assemblea annuale
di Confesercenti presso l’Auditorium di Roma. Dalla platea arriva
qualche fischio quando il Cavaliere si sofferma sulla vicenda Alitalia,
salvata dall’intervento in zona Cesarini dal suo governo. Il premier
risponde così agli accenni di contestazione.