Alluvioni, record nero in Campania: mille scuole e 56 ospedali a rischio
Sei milioni di italiani vivono su una terra fragile: 30mila
chilometri quadri di Bel Paese esposti al pericolo frane, dissesti, alluvioni.
E la percentuale più alta di questi fortunati, oltre un milione e 100mila
persone, risiede in Campania. La conferma – più che la notizia – dell’emergenza
arriva dal rapporto «Terra e sviluppo» presentato ieri a Roma dal centro studi
del Consiglio nazionale geologi, che ha elaborato il documento in
collaborazione con il Cresme. Al capitolo «rischio idrogeologico» la nostra
regione conquista saldamente il primo posto, seguita dall’Emilia Romagna
(825mila cittadini nelle zone rosse) e dalla Lombardia (582mila), in una
classifica chiusa dalle «isole felici» Basilicata e Val d’Aosta.
Gli esperti hanno quantificato il numero di abitanti costretti a tener d’occhio
cavità sotterranee, costoni a picco sul mare e alvei fluviali, ma non solo: nel
report c’è anche un censimento dei fabbricati che rientrano nell’area a
rischio, da evacuare in caso di difficoltà. In Campania la mappa comprende
187mila edifici, tra pubblici e privati, 994 scuole e 56 ospedali. Numeri,
anche questi, da primato nazionale.
Girando pagina si passa al rischio sismico, ma la musica non cambia. Il numero
di italiani che deve tenersi pronto a fronteggiare un terremoto si stima,
secondo i geologi, incontro ai 24 milioni di unità per una superficie complessiva
di 140mila chilometri quadri. La
Campania? Se facciamo il conto dei cittadini coinvolti, 5
milioni e 300mila, anche su questo fronte è maglia nera…