Almeno un contribuente su tre è stato vittima di una multa ingiusta o di una cartella pazza
Almeno un contribuente su tre è vittima, o lo è già stato, di una multa ingiusta o di una “cartella pazza: a pagarne le
spese principalmente sono gli anziani ed i cittadini
comuni, mentre i Tribunali sono ingolfati di ricorsi. Addirittura, la società
di riscossione sulle
procedure di ipoteche e fermi auto
addebita ai contribuenti il pagamento spese
illegittime, non dovute perché inesistenti, che vanno da 20,00 euro fino a 500,00 euro
per ogni singola pretesa e che saranno oggetto di richieste di rimborso da
pare di migliaia di malcapitati nella prima CLASS ACTION contro EQUITALIA che sarà portata avanti nei
prossimi giorni dall’Avv. Angelo Pisani, con adesioni tramite facebook
e attraverso il sito www.noiconsumatori.it.
L’avv. Angelo Pisani, presidente nazionale di Noiconsumatori.it dichiara quanto segue:
“
È assolutamente necessario un impegno forte delle istituzioni per garantire legalità e
trasparenza nel sistema della riscossione, altrimenti
l’evasione fiscale può solo aumentare”.
Subiamo un
sistema di riscossione fiscale cieco e sordo ai diritti ed
aspettative dei contribuenti.
È questo il
ritratto del Paese che emerge dall’indagine sul tema “rapporto fisco-Contribuenti
– vittime impotenti di un sistema medievale e dominante” realizzato dal
Centro Studi diritti del contribuente di Noiconsumatori.it,
che evidenzia, attraverso dati e notizie, il fenomeno delle “cartelle
pazze”, dei fermi auto, delle ipoteche illegittime e dei pignoramenti presso
terzi, mezzi purtroppo utilizzati con l’avallo dello Stato come
strumento di pressione e arricchimento dei bilanci della
P.A. e delle banche concessionarie, a
danno dei cittadini anche per tributi o multe non dovute e/o inesistenti.
“I numeri e
i denari movimentati – dichiara il presidente di Noiconsumatori.it, l’avv. Angelo Pisani –
dimostrano che gli errori e gli abusi nella riscossione dei tributi, specie
nell’era dei computer e dei data base, non sono più un aspetto ‘folcloristico’
marginale, bensì una grave minaccia ed un serio pregiudizio sia per i cittadini che per
l’economia del Paese. A cadere nel mirino dei gestori della riscossione sono
soprattutto anziani, cittadini comuni, commercianti e piccole imprese.
Mediamente infatti, un italiano su tre è vittima
degli errori, figli di metodi sbrigativi
e/o della mancata comunicazione tra enti impositori e concessionari
della riscossione, con il risultato di circa 15 milioni complessivi di
cittadini colpiti, per un giro di affari a dir poco eccezionale per chi
pratica il business del fisco-riscossione.
Si tratta di un fenomeno inarrestabile che coinvolge
tutta l’Italia. Tuttavia è proprio nel sud Italia che si concentra il maggior numero dei casi
anomali ed errori ai danni dei contribuenti.
Nel 2005/08 la commissione di Noiconsumatori.it ha eseguito un
controllo a tappeto rilevando, sulle richieste e pretese di pagamento,
diffuse irregolarità e scarsa trasparenza, in violazione delle norme di legge
previste dallo statuto del contribuente. Di queste, circa il 60% presenta
irregolarità di tipo sanabile e il restante 40% irregolarità insanabili, in quanto si
violano palesemente più norme.
Una delle ultime
frontiere dell’attacco al contribuente è costituito
dalla moda di disporre ipoteche, fermi e pignoramenti a pioggia:
si chiamano strumenti di espropriazione forzata, mezzi coercitivi a cui dovremo abituarci, che dimostrano
la disparità di forza e di ruoli tra il contribuente ed il sistema di
riscossione. Gli errori ed abusi a danno dei
cittadini sono in costante crescita: si calcola che dal 2005, ogni giorno, aumentano
del 5% i tentativi di pretendere somme non dovute dai contribuenti,
attraverso comunicazioni e solleciti di pagamento, misti a minacce, al fine di
invogliare i cittadini a pagare senza discutere, non esistendo alcun organo di controllo e verifica
dell’operato dei concessionari della riscossione.
Per il 2010 la centrale
allarme di Noiconsumatori.it che monitorizza ogni
giorno il sistema e gli strumenti di riscossione
stima in oltre il 35% l’aumento di casi di cartelle pazze e richieste di
pagamento irregolari-prescritte rispetto agli anni
precedenti e per i prossimi anni, con questi metodi, non si annunciano certo
risultati migliori.
Secondo
il rapporto degli esperti di Noiconsumatori.it,
i casi di rischio nel settore della riscossione aumentano indiscriminatamente.
“
È
necessario – afferma il Presidente di Noiconsumatori.it, l’avv. Angelo Pisani – un impegno ancora più
forte da parte delle istituzioni ed
un’azione più incisiva da parte di tutti i cittadini, per contrastare un
fenomeno in costante e allarmante crescita”.
“Il governo
– conclude Pisani – deve porre al centro dell’attenzione
politica i gravi danni che gli errori ed abusi comportano
per i cittadini, per le imprese e per lo Stato. Non solo. Esso deve organizzare un’adeguata
risposta per favorire la prevenzione affinché sia consentito ai cittadini ed alle
imprese di non subire danni economici e gravi conseguenze psicologiche; ma
soprattutto i cittadini devono avere la possibilità di potersi difendere ed esercitare il loro diritto di difesa oggi
praticamente negato. Servono, in particolare, numeri di telefono veritieri dedicati
alla segnalazione e alla risoluzione delle problematiche, organi di conciliazione
ed uguali diritti e doveri per i contribuenti e banche della riscossione in
alcuni casi anche sostegni di psicologi ed esperti per aiutare il
contribuente”.