Allungare i tempi di percorrenza non è uno degli accordi che Trenitalia aveva stipulato con i suoi utenti. Anzi. Con i treni di nuova generazione era stato spiegato, e formulato, che i tempi di percorrenza di tratte nazionali sarebbero di gran lunga diminuiti. Ma questo non accade spesso o, almeno, non è successo oggi dove a subire notevoli disagi sono stati i passeggeri del Frecciarossa Milano-Roma, che avrebbe registrato circa due ore di ritardo, e quelli del Frecciarossa Torino-Roma, che avrebbe registrato circa 80 minuti di ritardo. “Ci sembra a dir poco assurdo che gli utenti debbano pagare di più rispetto al costo di un biglietto dei treni tradizionali e ricevere un servizio inadeguato. Il costo maggiorato del servizio è legittimato dal fatto che dovrebbero diminuire i tempi di percorrenza, ma questo non accade recando notevoli disagi agli utenti”. E’ quanto spiegato dall’avv. Pisani, commentando i recenti disservizi dell’Alta Velocità. “Non solo Trenitalia deve risarcire i passeggeri che hanno subìto il disservizio, ma è ora che vengano presa in seria considerazione le forme di indennizzo specifiche in favore dei clienti dell’Alta velocità” ha concluso Pisani.