Ambiente: Pisani, in baie Procida ormeggi clienti ristoranti
(ANSA) - NAPOLI, 7 MAG - Altre polemiche per l' area protetta
''Regno di Nettuno''. In attesa della costituzione del piano
ormeggi e dei previsti parchi boe ecocompatibili che il Comune
si e' impegnato a realizzare, ''nelle Baie di Chiaia e della
Corricella , a Procida, possono ancorare solo le barche di
coloro che devono recarsi nei ristoranti della zona''.
Sull'argmento interviene il presidente di Noiconsumatori,
l'avvocato Angelo Pisani.
''Per dimostrare cio' e poter quindi sostare con il proprio
natante i turisti e i non residenti devono sia esibire lo
scontrino fiscale, che attesta il pasto pagato, sia una
specifica autorizzazione che i gestori dei locali del posto
devono fornire ai clienti in modo da favorire un monitoraggio
costante - quindicinale - dell'Ente 'Regno di Nettuno' sugli
avvenuti pagamenti e quindi sull'accessibilita' agli ormeggi.
E' impensabile una cosa del genere. Cosi facendo l'ente gestore
continua a dividere in cittadini e turisti di serie A e di
serie B'', dice Pisani dopo aver denunciato, la settimana
scorsa, il ticket di 10 euro che i non residenti sono costretti
a pagare per poter ormeggiare nelle acque del Regno di Nettuno e
avere quindi anche libero accesso alla deturpazione dei
bellissimi fondali.
''In questo modo l'ente gestore dell'area naturale crea
un'ingiusta disparita' tra chi e' ricco e puo' permettersi di
pranzare fuori e chi non ha il denaro necessario - continua
Angelo Pisani -. Assurdo far accedere ad un'area solo se si va
al ristorante! Per di piu', consideriamo tutti gli scontrini e
le autorizzazioni che testimoniano l'avvenuto pagamento al
locale. Altro che divertimento, questa e' pura burocrazia! Una
vera e propria imposizione in tutta regola che di certo non
invogliera' i turisti a far visita alla splendida oasi.
Chiediamo che questi insensati ed ingiusti provvedimenti, che
sarebbero nati per sollevare le sorti dei ristoratori in crisi,
vengano aboliti. La crisi non puo' gravare ulteriormente sulle
tasche dei contribuenti. Vogliamo un mare che sia per tutti,
senza disparita', perche' e' un patrimonio naturale e come tale
appartiene alla comunita', nessuno puo' negarlo e metterlo a
pagamento''.
''La soluzione e' quella di installare delle boe - conclude
Angelo Pisani -. Invece di imporre conti al ristorante ed
assurdi ticket per l'ormeggio , il 'Regno di Nettuno', che si
giustifica dicendo che in questo modo si vuole tutelare l'oasi
dall'inquinamento, dovrebbe rendersi conto che e lui stesso
responsabile dell'inquinamento perche' fino a questo momento non
ha provveduto ad istallare delle boe che permettessero di non
deturpare i fondali marini ''. (ANSA).