AMBIENTE. Quote emissione CO2, Commissione Ue accoglie con riserva Piano dell’Italia
La Commissione ha accolto il piano nazionale dell’Italia per l’assegnazione delle quote di emissione di biossido di carbonio (CO2) a condizione che vi siano apportati cambiamenti, tra i quali la riduzione a 195,8 milioni di tonnellate di CO2, (il 6,3% in meno di quanto proposto dall’Italia) del quantitativo totale di quote di emissione proposto. Gli altri cambiamenti che la Commissione ha chiesto all’Italia di apportare sono i seguenti:– l’Italia dovrebbe fornire maggiori informazioni sul trattamento che riserverà ai nuovi soggetti che entreranno nel sistema di scambio delle quote di emissione; – l’Italia dovrebbe inserire nel piano gli impianti di combustione (ad esempio gli impianti di cracking), come fatto da tutti gli altri Stati membri. – è necessario eliminare diversi adeguamenti ex-post previsti; – il quantitativo massimo totale dei crediti di emissione concessi a titolo di progetti che rientrano nel protocollo di Kyoto, eseguiti in paesi terzi sulla base delle norme di detto protocollo e che gli operatori possono utilizzare per rispettare i propri impegni in materia di emissioni, non devono superare più del 15% circa del totale annuo. Il commissario per l’ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “L’Europa è impegnata con convinzione a conseguire gli obiettivi del protocollo di Kyoto e a fare del sistema di scambio delle quote di emissione uno strumento efficace per combattere il cambiamento climatico. La decisione odierna, come le precedenti, invia un forte segnale in questo senso. La Commissione sta valutando in modo coerente tutti i piani nazionali per garantire un trattamento equo degli Stati membri. Su queste basi abbiamo valutato il piano dell’Italia e applicheremo i medesimi criteri anche alla valutazione degli altri piani.” I piani nazionali di assegnazione fissano per ciascuno Stato membro il limite dei quantitativi totali di CO2 che possono essere emessi dagli impianti che rientrano nel sistema UE di scambio delle quote di emissione (EU ETS) e specificano il numero di quote di emissione di CO2 spettanti a ciascun impianto. La Commissione è responsabile della valutazione dei piani nazionali proposti dagli Stati membri sulla base di 12 criteri di assegnazione indicati nella direttiva sullo scambio di quote di emissioni. La Commissione può accettare un piano parzialmente o integralmente. I criteri di valutazione sono finalizzati a garantire, tra l’altro, che i piani siano coerenti a) con il rispetto da parte della UE e degli Stati membri degli obiettivi del protocollo di Kyoto, b) con il livello reale delle emissioni accertate indicato dalla Commissione nelle relazioni annuali sullo stato di avanzamento e c) con le potenzialità tecnologiche di riduzione delle emissioni. Su questa base la Commissione chiede all’Italia di ridurre il limite proposto di 13,2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente anno, portandolo così a 195,8 milioni di tonnellate. |
Causa contro distributore: leucemie e altri danni alla salute Vorrei sapere se state definendo nuove iniziative per il problema dei rischi alla salute derivanti da distributori (alcuni links a fondo pagina), e/o se vi sono nuove informazioni sull’argomento. Vorrei anche chiedere se sia possibile citare, per inquinamento amnbientale ed eventuali danni alla salute, distributore sottostante abitazioni (circa 4/5 mt) e che per anni ha effettuato autolavaggi a pressione a porte aperte (documentati), nonostante i regolamenti comunali lo vietino esplicitamente, ed ha avuto una serie di altre irregolarità, al punto che il distributore è aperto, però l’autolavaggio è stato chiuso poco tempo fa. Vi ringrazio ed invio cordiali saluti Paolo Centofanti [email protected] 3385284135 http://it.news.yahoo.com/15032007/2/tumori-bimbi-1-2-per-inquinamento-allarme.html http://www.benessere.com/salute/news/archivio/20070315-004.htm http://blog.panorama.it/italia/2007/03/15/questo-ambiente-ci-ammazza/