Ambulanze, rischio stop vertice alla Croce rossa
Summit, oggi negli uffici della Croce rossa, per fare il punto
sull’emergenza che l’ente sta vivendo a causa del mancato pagamento, da
parte della Regione, di oltre cinque milioni e mezzo di euro per il
servizio effettuato per conto del 118 negli ultimi sei anni. Il mancato
pagamento della cospicua somma di danaro sta già provocando i primi
effetti. Nei giorni scorsi, infatti, è rimasta ferma l’ambulanza della
postazione Vomero. Una decisione drastica, adottata da chi organizza i
turni di lavoro del personale che non è riuscito a far quadrare i conti
e si è ritrovato con caselle scoperte per il mezzo di soccorso che
serve il popoloso quartiere collinare. In effetti non ci sono i soldi
per pagare la benzina per le autoambulanze nè per pagare il meccanico
che dovrebbe ripararle. Soprattutto non ci sono i soldi per rinnovare i
contratti a termine di medici e infermieri. E, se non si pone
immediatamente riparo, questa crisi può degenerare. Mettendo in
discussione il servizio di tutti gli operatori della Croce rossa che
prestano servizio per il 118. Il primo a lanciare l’allarme è stato
Paolo Monorchio, cmedico ortopedico in servizio presso l’ospedale per
bambini Santobono e ommissario della Croce Rossa di Napoli e provincia,
che l’altro giorno, ha raccontato l’allarmante situazione creatasi
nell’organizzazione napoletana della Cri. «Tra la Regione Campania e
l’Asl, la Croce Rossa deve avere avere cinque milioni e mezzo di euro –
aveva detto il dirigente medico – al punto che il meccanico non ci
ripara più le autoambulanze perchè deve avere non so più quanto
danaro». Poi aveva raccontato del grave problema delle postazioni. «Dal
primo aprile sono scaduti contratti a termine di medici e infermieri
che non riusciamo a rinnovare perchè non abbiamo i soldi per farlo. Per
Pasqua e Pasquetta, con salti mortali, siamo riusciti ad assicurare
presenze di medici e infermieri in tutte le postazioni ma se continua
questa situazione, dopo il Vomero, lo stop potrebbe scattare anche in
tante altre postazioni che servono quartieri molto popolosi della città
e della provincia». Infine l’appello al neo governatore della Regione,
Stefano Caldoro «Abbiamo bisogno di incontrarlo e di fargli capire
l’emergenza che stiamo vivendo». La Croce rossa di Napoli e provincia
conta 140 dipendenti di cui sessanta civili e ottanta militari. In
particolare, dodici sono medici dipendenti, dieci sono medici a
contratto di collaborazione. Dodici sono infermieri con contratto di
collaborazione, venti infermieri appartengono invece a una societa dei
servizi. Le ambulanze sono ventidue. Dodici sono impegnate su Napoli,
dieci nel resto della provincia. I volontari sono 1.500, tutti formati
con brevetti di Primo soccorso. Sono impegnati sia sulle ambulanze che
nelle emergenze e nelle attività sociali(senza fissa dimora, rom,
distribuzione viveri, protezione civile, attività di assistenza
sociale).