Anche il medico di una clinica che altera la cartella di un paziente risponde di falsità in atto pubblico
Il medico che lavora in una clinica privata, anche solo parzialmente
convenzionata con il servizio sanitario nazionale, svolge una funzione
pubblica certificativa e risponde di falsità in atto pubblico se
sostituisce o altera la cartella clinica di un suo paziente.
Lo ha affermato la Corte di Cassazione nella sentenza 19557 del 24 maggio 2010.