ANCHE L’A.R.I.N. S P A EMETTE CARTELLE PAZZE E MINACCIA METODI GESTLINE .
AVV. PISANI: APPROFITTANO DEL TERRORE DEI CITTADINI SEMINATO DA GESTLINE, UN’ALTRA RISCOSSIONE IMPAZZITA E SCANDALO IMPUNITO, CON I CONSUMATORI OCCUPEREMO GLI UFFICI DELLE CARTELLE PAZZE PER CHIEDERE VERA GIUSTIZIA E CITEREMO L’ARIN IN GIUDIZIO PER DANNI MORALI ED ESISTENZIALI
Dopo il caos delle cartelle pazze, IL CLIMA TERRORISTICO E PERSECUTORIO MESSO IN ATTO DA GESTLINE per spingere migliaia di contribuenti a pagare senza sapere perche’ e per come, grazie anche alla completa assenza di giustizia e di tutela dei diritti fondamentali del cittadino, ora gli utenti napoletani si ritrovano a fare i conti con un nuovo e spinoso salasso ed addebiti scandalosi. L’ARIN ha iniziato ad inviare agli utenti miglia di solleciti di pagamento, tramite racc.te a.r., per presunte forniture d’acqua non pagate risalenti all’anno 1985, peggio di quanto fatto fin’ora dalla GESTline, di cui la stessa società idrica minaccia di servirsi in danno degli utenti non pronti a ad obbedire al dicktat: denuncia l’Avv. Angelo Pisani Presidente di Noiconsumatori.it .
L’A.R.I.N. nonostante le polemiche delle scorse settimane sul presunto addebito retroattivo di cinque anni per coprire i conti del bilancio, addirittura, tramite alcuni avvocati incaricati della riscossione e con minaccia di servirsi dei tremendi metodi GESTline, in realtà non utilizzabili per tali presunti crediti, sta intimando il pagamento di fatture arretrate a far data dall’anno 1985 anche ad utenti all’epoca minori e non intestatari di alcun contratto, somme evidentemente prescritte e del tutto oramai sconosciute, ma che sparando nel mucchi molti cittadini anziani o poco informati corrono a pgare per paura di ipoteche e fermi solitamente utilizzati da GESTline per i crediti dello Stato .
Le segnalazioni e le nuove preoccupate proteste, sono giunte da un folto gruppo di cittadini, circa 40 mila persone, che si sono viste addebitare e recapitare a casa richieste di pagamento e minacce di procedure espropriative per importi da 600,00 a 5000,00 euro cadauno per recuperare migliaia di euro presumibilmente degli anni 80 .
“Questi fatti confermano che le aziende partecipate del comune di Napoli sono fuori controllo e tentano di calmierare i loro bilanci e discutibili gestioni a danno dei cittadini, sparando nel mucchio per tentare di incassare quanto più possibile“, ha evidenziato l’avv. Angelo Pisani in un esposto alle autorità competenti, oltre a chiedere al Prefetto, al Sindaco ed all’Assessore di intervenire immediatamente a tutela della collettività per predisporre le opportune verifiche e controlli sulla riscossione prima di far richiedere il pagamento di fatture prescritte da tempo da parte dell’Arin SpA “.
Numerosi utenti si sono viste recapitare a casa delle vere e proprie intimazioni di pagamento, con relativa messa in mora e minaccia di servirsi della riscossione GESTline, per ottenere le cifre intimate, entro e non oltre sette giorni, minacciando in caso di ritardo, anche un ulteriore aggravio di spese legali. Esorbitanti le cifre richieste, in media di circa cinquemila euro, ed ancora più assurdi i periodi richiesti : si parte dal marzo 1985 senza dimostrare il perché e per come.
“ E’ inaccettabile che un’azienda partecipata del Comune minacci gli utenti violando anche la normativa sulla privacy perché attinge i dati personali anche dei proprietari degli immobili in maniera molto discutibile e pretenda da loro pagamenti senza prove, terrorizzandoli in modo assurdo e costringendoli a versare somme vecchie di vent’anni pena trasferimento ai metodi della GESTline“ ha commentato l’avvocato Angelo Pisani, da anni in prima linea in difesa dei diritti degli utenti, in verità non si tratta di cittadini morosi e né devono essere loro dimostrare quale sia la loro contabilità dopo vent’anni, è solo vergognoso che proprio da parte della Pubblica amministrazione ci si abbassi a tanto, alla fine la faremo condannare a risarcire i danni ed a pagare le spese per tale temerario operato “.
L’avvocato Pisani domani presenterà un esposto alla Procura della Repubblica, per chiedere un controllo sulla gestione dell’azienda, e per capire a cosa servano questi introiti e se servano per coprire errori di gestione ed eventuali buchi di bilancio imprevisti. Caso strano tutto ciò avviene dopo che i cittadini sono stati spaventati con la minaccia di affidare la riscossione proprio alla intransigente Gestline .
Noi consumatori tramite il consigliere comunale d’Iniziativa Popolare Marco Mansueto, ha preannunciato un’interrogazione al Sindaco per chiarire quanto sta avvenendo in questi giorni, relativamente all’invio delle intimazioni di pagamento pazze, “ resta l’inderogabile necessità di verificare quali fatture siano già prescritte, in relazione ai periodi più vecchi, come quelle relative al 1985 “ ha affermato Pisani, “ in modo da evitare file disumane agli sportelli e pagamenti non dovuti da parte dei contribuenti, esborsi imprevisti che molto spesso riguardano anziani e fasce meno abbienti “. Ancora una volta, l’Amministrazione Comunale conferma la propria debolezza sul controllo delle aziende partecipate, e nel tutelare gli interessi dei cittadini. Occorrono maggiori controlli su chi è effettivamente moroso, predisponendo poi un’azione di recupero crediti adeguata alle esigenze economiche dei cittadini, evitando vere e proprie forme di terrorismo come già accaduto nel caso delle cartelle pazze e oramai pdi moda per tante altre società a contatto con il pubblico.
CATTIVA AMMINISTRAZIONE SALVE AVVOCATO.. 5 MNESI FA USUFRUENDO DELL’INDULTO SONO STATO RIMESSO IN LIBERTà, MA LA PRIMA COSA CHE HO VIASTO E CHE AVEVO IN CARICO ALLA GESTLINE BEN 8.000 EURO PER LE CONDANNE E MI E STAT ISCRITTA PUNTUALMENTE IPOTECA SUI MIEI IMMOBILI.. VISTO CHE LA LEGGE 241/2006 HA COMMUTATO FINO A 10.000 EURO LE SANZIONI PECUNIARIE COME è POSSIBILE USUFRUIRE DI TALE AGEVOLAZIONE, A CHI BISOGNA INOLTRARE LA DOMANDA DI CONCESSIONE DELLO SGRAVIO..