È
stata spostata a data da definire la riunione in agenda il 25 febbraio
per la presentazione del nuovo schema per incentivi al fotovoltaico.
Una decisione che rischia di pesare molto sulle aziende del settore. Il
24 febbraio, l’Associazione Nazionale dell’Industria Solare
Fotovoltaica, Assosolare, aveva chiesto ai rappresentanti del Governo e
delle Regioni di non rimandare ulteriormente l’approvazione di un
decreto che il settore sta aspettando da mesi. Alcuni esponenti delle
aziende associate infatti hanno messo in evidenza come un’eventuale
proroga all’approvazione del nuovo sistema di incentivi al 15 marzo
2010 avrebbe potuto sortire effetti rilevanti sul business dei gruppi,
costringendo numerose società alla riallocazione delle risorse su altre
aree e, potenzialmente, altri settori industriali.
La situazione del settore
Il
mercato fotovoltaico infatti è un settore assai vincolato agli
incentivi stabiliti dal Conto Energia. Molti sono stati gli appelli
delle imprese pervenuti attraverso il sito di Assosolare: in alcuni
casi, mettono in evidenza come il clima di incertezza e la mancanza di
decisioni tempestive sul nuovo conto energia stiano diffondendo tra gli
operatori del settore grande preoccupazione riguardo le prospettive a
breve/medio termine, con il conseguente blocco degli investimenti e
ripercussioni sull’occupazione.
Le finalità del decreto
Il
nuovo decreto – come riportato da alcune testimonianze sul sito di
Assosolare – serve alle aziende per pianificare i propri investimenti e
continuare a sviluppare un mercato in crescita. Diversamente le imprese
saranno costrette a rivedere le strategie aziendali in materia di
fotovoltaico.
Il sistema italiano degli incentivi
Il
sistema incentivi italiano infatti è tra i migliori in Europa in
termini di risorse stanziate e rischia di bloccarsi per motivazioni
politiche, come le prossime elezioni regionali, che definiranno la
composizione delle istituzioni che, poi, determineranno de facto il
carattere delle agevolazioni.
Critiche e rinvii
La
decisione del rinvio non giunge inaspettata. L’ultima bozza, infatti,
aveva sollevato numerose critiche per via dei previsti tagli delle
tariffe. Secondo i piani, al taglio del 20% del 2011 sarebbe seguito
quello del 6% del 2012 (più altri di minore rilevanza negli anni
successivi). Il restyling della bozza dovrebbe far ricomparire nel
provvedimento il bonus per la sostituzione di amianto ed eternit,
nonché introdurre – per la prima volta nel Conto Energia – maggiori
incentivi per il fotovoltaico a concentrazione (considerato
un’interessante opzione per ridurre in maniera significativa
l’incidenza dei costi del componente fotovoltaico).
I rischi del ritardo
Il
nuovo ritardo nell’annuncio ufficiale del nuovo Conto Energia oltre la
fine di febbraio sarà causa di ulteriore incertezza, che peserà sulle
decisioni d’investimento con pessimi effetti sul mercato italiano.
“Questa eventualità – secondo il direttore di First Solar Italia –
potrebbe quindi creare un significativo rischio per lo sviluppo del
settore fotovoltaico in Italia, ed avrebbe un impatto negativo sulla
possibilità per l’Italia di soddisfare i propri impegni circa l’impiego
di energie rinnovabili per il 2020”. Diversi anche gli appelli sul sito
di Assosolare riguardanti la normativa di riferimento. Per Andrea
Fontana Gribodo, Country Manager, Fotowatio Italia “Il comparto del
fotovoltaico necessita di una normativa con un orizzonte temporale di
medio-lungo termine, adeguato ai tempi di progettazione e costruzione
degli impianti. Solo così si dà alle banche la certezza necessaria per
sostenere gli investimenti ad alta intensità di capitale richiesti.
Senza una garanzia di continuità è molto difficile che si formi una
solida industria italiana del settore”.