Anonimo benefattore paga la mensa ai bambini di Adro e attacca la politica, polemiche
Un anonimo (per scelta) imprenditore di Adro, in provincia di Brescia,
ha saldato il debito contratto da alcune famiglie del paese con la
mensa della scuola che era costato l’esclusione di alcuni bambini dai
pasti. L’imprenditore ha scritto una lettera nella quale critica i suoi
concittadini e soprattutto la politica.
«Sono – ha scritto l’imprenditore – figlio di un mezzadro che non
aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei
primi anni di vita in una cascina come quella del film ‘L’albero degli
zoccoli’. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il
patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene.
È per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di
Adro che non pagano la mensa scolastica». Ha voluto anche dichiarare le
sue preferenze politiche dicendo di «non essere comunista, d’aver
votato Formigoni alle ultime elezioni» e d’essere certo che tra le 40
famiglie morose alcune sono «di furbetti che ne approfittano». La
missiva del benefattore arrabbiato è una requisitoria non soltanto
contro l’amministrazione di centrodestra: «Ho sempre la preoccupazione
di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la
prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia
appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano.
Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell’Ucraina».
Lui, figlio di un mezzadro in un paese fino a pochi anni fa
prevalentemente agricolo, si è rivolto ai suoi compaesani: «Si sono
dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il
mio paese sia paladino di questo spostare l’asticella dell’intolleranza
di un passo all’anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del
sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, ma potrei portare
molti altri casi». Nella requisitoria non ha escluso la chiesa: «Ma
dove sono i miei sacerdoti? Sono forse disponibili a barattare la
difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo?».
La politica non è ovviamente potuta sfuggire: «Ma dov’è il
segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare
‘partito dell’ amore?’. Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole
candidarsi a guidare l’Italia? Ma dove sono i consiglieri e gli
assessori di Adro? Che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e
delle loro famiglie negli ultimi 10 anni. Non vorrei che il loro
reddito (o tenore di vita) venga dalle tasse del papà di uno di questi
bambini che lavora in fonderia per 1.200 euro al mese (regolari)».
Ai compaesani l’imprenditore ha chiesto perché non si domandano
quanti soldi spende l’amministrazione comunale per non trovare i soldi
per la mensa. «Voglio urlare – ha concluso – che io non ci sto. Ma per
non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma
vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani. Quando i
genitori potranno pagare, i soldi verranno versati in modo normale, se
non potranno o vorranno pagare, il costo della mensa residuo resterà a
mio totale carico».
Oggi ad Adro, negli uffici del sindaco, Oscar Lancini, si sarebbero
dovuti incontrare i rappresentanti della Cgil e delle Acli per
risolvere la questione. Le Acli avevano dato la disponibilità a
garantire l’esborso economico per permettere ai bambini più sfortunati
di entrare in mensa. «Ma la riunione è andata deserta – racconta il
sindaco Lancini all’agenzia dire – ora c’è questo benefattore,
quindi…». Che cosa è accaduto? Questa mattina, sul conto
dell’associazione dei genitori che si occupa della mensa, è arrivato un
bonifico da 10.000 euro per coprire il debito pregresso delle famiglie
morose, che ammonta precisamente a 9.900 euro. Il benefattore ha
garantito la propria disponibilità a coprire l’eventuale debito che si
potrà accumulare fino a fine anno scolastico.
«Tutte le altre famiglie – spiega però Lancini – quelle che fino a
oggi hanno pagato regolarmente, affrontando anche sacrifici per farlo,
sono sul piede di guerra. Mi hanno riferito che questa mattina davanti
alla scuola c’è un assembramento di genitori che sono molto arrabbiati.
Addirittura nella notte sono stati messi degli striscioni di protesta,
tra cui uno su cui c’era scritto ‘mangiare pane a tradimento’. E poi il
problema non è risolto, è soltanto spostato. So bene che con il nuovo
anno scolastico il problema si ripresenterà, per intero».
GRANDE Questo Signore con la S MAIUSCOLA E’ UN GRANDE!!! Spero che faccia riflettere tutti perchè i bambini sono puri e intoccabili! una mamma di Roma