Anti-Phishing Italia
La ricerca commissionata da Business Software Alliance (BSA, organizzazione internazionale che da anni ha come scopo lala lotta alla pirateria di software), è stata realizzata dal centro di ricerca Forrester Custom Consumer Research, tra fine ottobre e i primi di novembre, su 4.711 utenti Internet dislocati in Canada, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti.
“I timori sulla sicurezza di Internet sono in cima ai pensieri di molti consumatori online in vista della stagione delle vacanze, e questi stanno prendendo misure per proteggersi dai potenziali rischi online”, ha detto Neil MacBride, vicepresidente per le questioni legali di Bsa.
Alla domanda su quanto la sicurezza Internet influenzerà lo shopping online nella stagione delle vacanze quest’anno, il 21% degli intervistati ha risposto che “non farà alcuna spesa online”, l’8% ha detto che i timori avranno una rilevante conseguenza, e il 41% che non avrà effetti.
Il 72% degli intervistati ha manifestato preoccupazione in merito alle attività di shopping online.
Oltre la metà (54%) degli intervistati ha risposto che prevede di fare un aggiornamento del proprio software di sicurezza nei prossimi tre mesi, ha aggiunto MacBride.
Tra le preoccupazioni principali vi sono la protezione dei dati personali dalla loro cessione a parti terze (il 79%) e il furto di identità (74%), seguite da Spam, frodi con carte di credito e virus informatici.
Il 96% dei consumatori online interpellati ritiene importante la protezione personale su Internet, l’85% dice di usare software anti-virus sui propri computer e quasi tre su cinque (58-60%) risponde di aver installato un programma anti-spyware, filtri anty-spam e firewalls.
Il margine di errore del sondaggio è di più o meno il 3% (su un campione di almeno 1.000 utenti Internet in ogni paese). I dati comparativi per ogni Paese sono disponibili all’indirizzo www.bsa.org/usa/.
Fra i paesi interessati alla rilevazione statistica non c’era l’Italia, ed è un vero peccato non poter disporre al momento di elementi per capire come i nostri connazionali stanno reagendo alla prima ondata di phishing mai conosciuta (quella avutasi nel corso del 2005).
Probabilmente la già fortemente depressa area virtuale dell’e-shopping nostrano non si presenta interessante per gli osservatori della BSA, i quali hanno riscontrato la presenza nel nostro paese di un altissimo numero di software illegali in circolazione (circa il 50%).