Antitrust: Faro su 7 compagnie marittime, boom prezzi Stretto Messina
L’Antitrust ha avviato un’istruttoria per verificare una possibile intesa restrittiva della concorrenza nelle tratte marittime dello Stretto di Messina. E’ quanto si legge sul sito dell’Authority. Il procedimento interessa le società Caronte & Tourist, Rete Ferroviaria Italiana, Bluferries, Meridiano Lines, Ustica Lines, Terminal Tremestieri e Consorzio Metromare dello Stretto.
Nell’ultimo triennio, spiega l’Agcm, le tariffe del trasporto passeggeri sono aumentate fino al 150 per cento. L’avvio dell’istruttoria è stato notificato oggi nel corso di ispezioni effettuate in collaborazione con il gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza. L’Agcm intende verificare se le compagnie abbiano messo in atto un’intesa finalizzata alla concertazione dei prezzi e alla ripartizione del mercato. La presunta intesa avrebbe lo scopo di eliminare qualsiasi confronto competitivo, anche potenziale, tra gli operatori. Secondo l’Antitrust, che parla di incrementi dei prezzi “significativi e contestuali, come testimonia in modo emblematico l’evoluzione delle tariffe del trasporto passeggeri, identiche e con aumenti fino al 150 per cento” in tre anni, un ruolo determinante sarebbe attribuibile ai due operatori storici, Caronte&Tourist e Rfi, che avrebbero raggiunto nuovi ‘equilibri’ in grado di soddisfare le esigenze di entrambi e di bloccare attuali ed eventuali nuovi concorrenti minori. L’istruttoria, approvata nella riunione dello scorso 26 giugno, dovrà concludersi entro il 31 ottobre 2014. (LaPresse)