ANTITRUST: OSSERVAZIONI AL DECRETO BERSANI IN TEMA DI CONCORRENZA NEL SETTORE RC AUTO
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inviato ai Presidenti del Senato e della Camera, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per lo sviluppo economico ed al Presidente dell’ISVAP osservazioni in merito al decreto-legge 4 luglio 2006, n.223, convertito in legge 4 agosto 2006, n. 248, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale” (di seguito Decreto Bersani).
In via generale, l’Antitrust ha rilevato che “La letteratura economica e l’esperienza internazionale mostrano come, nel caso di polizze altamente standardizzate, tra cui quelle per i rischi auto, il sistema di distribuzione assicurativa preferibile per innescare adeguate condizioni di concorrenza sia quello in cui, accanto alla vendita diretta (tramite dipendenti o a distanza – via call center o internet), un ruolo rilevante è assunto dagli intermediari o consulenti indipendenti“.
Sul fronte dei canali distributivi, l’Autorità sostiene che “La distribuzione tramite agenzia multimandataria, che l’articolo 8 del Decreto Bersani intende promuovere, di regola comporta costi per le imprese analoghi, se non superiori, a quelli dell’intermediazione indipendente, senza però garantirne gli stessi benefici concorrenziali. … Le minori potenzialità pro-concorrenziali dell’agenzia multimandataria rispetto all’intermediazione indipendente sono legate ad una serie di fattori. Innanzitutto, l’agente non è incentivato a collocare il prodotto, tra quelli nel proprio portafoglio, più rispondente alle esigenze del consumatore, bensì quello per lui più remunerativo; inoltre, può risultare difficile all’agente soddisfare le richieste avanzate dalle diverse imprese mandanti (ciò può avvenire, ad esempio, quando le imprese chiedono all’agente di adottare gli stessi criteri di selezione della clientela); si deve poi rilevare che il numero di mandati che un agente è in grado di gestire è necessariamente molto limitato e sicuramente l’agente multimarca potrà proporre un numero di alternative di gran lunga inferiori a quelle di un distributore indipendente”.
In conclusione, l’Antitrust ha chiesto di modificare il citato articolo 8, mediante:“a) l’introduzione di un regime tendenzialmente unico per tutte le tipologie di polizza, non solo quella RC auto, distribuite dai singoli punti vendita, al fine di eliminare le possibili inefficienze descritte in precedenza; b) il passaggio ad un sistema in cui la remunerazione dell’agente sia sempre più rappresentata dalle commissioni corrisposte dai clienti per l’attività di consulenza e assistenza prestata nella vendita e gestione delle polizze di assicurazione”.