Appalti,”costi alti per corruzione”
Appalti,”costi alti per corruzione”
Corte dei Conti: “Ledono immagine P.A.”
I fenomeni di corruzione fanno lievitare il costo degli appalti pubblici e pregiudicano l’immagine della pubblica amministrazione. Lo ha sottolineato il procuratore generale della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. “Le patologie maggiormente ricorrenti negli appalti pubblici di opere, beni e servizi attengono innanzitutto a fatti corruttivi e concussivi”, ha detto Pasqualucci.
Il quadro emerge dalla relazione, immagine della mala amministrazione che attanaglia il Paese con relativo corredo di truffe, corruzioner e sperperi nella spesa sanitaria e farmaceutica, dei rifiuti e dei contributi comunitari. Furio Pasqualacci ha illustrato alla presenza del Capo dello Stato i danni subiti dalla pubblica amministrazione che ammonterebbero a circa 1 miliardo e 700mila euro relativi a oltre 561 sentenze di condanna in primo grado.
SANITA’ E APPALTI
“Terreno fertile per comportamenti truffaldini o comunque forme di sperpero di pubbliche risorse si è dimostrato il settore della spesa farmaceutica-sanitaria nel cui ambito sono emerse ipotesi di doppia e fraudolentafatturazione, mancato completamento di strutture ospedaliere o mancata utilizzazione di impianti già realizzati, spese per corsi di formazione non espletati ovvero carenti di documentazione, irregolare gestione di case di cura convenzionate, irregolarità sulla gestione dei tickets e iperprescrizione di farmaci”. “Recenti casi hanno proposto all’ettenzione fattispecie di comportamenti illeciti consistenti nella rappresentazione all’interno di cartelle cliiche di patologie che ove correttamente diagnosticate avrebbero determinato un rimborso considerevolmente inferiore o addirittura non dovuto”, conclude Pasqualucci.
DERIVATI
In materia di contratti sui derivati stipulati dagli enti locali, è necessario “che il ministero dell’Economia proceda conurgenza all’emanazione del decreto legislativo, attuativodella direttiva Mifid, al fine di dare certezza sia inordine ai requisiti oggettivi sia soggettivi, conparticolare riguardo all’individuazione della qualifica dioperatore qualificato”.
FONDI COMUNITARI
“Le frodi comunitarie segnalate nel 2008 ammontano a circa 148 milioni di euro di cui 61,6 milioni (per 90 casi) riguardano frodi nel settore degli aiuti allo sviluppo regionale, con il maggiore importo nella regione Sicilia (19,9 milioni)”. “Quarantotto casi per 42,8 milioni di euro riguardano il settore aiuti all’agricoltura -continua il magistrato contabile- con maggiore importo complessivo nella regione Calabria (30,3 milioni); 10 casi per 29,5 milioni di euro si riferiscono al settore del sostegno innovativo ed infrastrutturale in agricoltura, di cui il maggiore importo in Abruzzo con 29,9 milioni di euro. Il sostegno sociale e all’occupazione ha registrato 27 denunce per 13,4 milioni di euro con maggiori importi in Lombardia (3,2 milioni di euro) e Liguria (1,4 milioni di euro).
APPALTI
Corruzione e concussione, “al di la’ della loro riprovevolezza, incidono di norma sul prezzo” degli appalti pubblici aumentandone l’entita’ e determinando quindi un maggior onere finanziario a carico dell’erario, assolutamente ingiustificato”. A far lievitare i costi delle opere pubbliche, secondo il procuratore, sono anche le esternalizzazioni “di un servizio che vengono affidate a privati senza che sia previamente condotta una seria e non come di fluente approssimativa analisi di merito alla loro concreta fattibilita’ economica, tecnica, logistica”.
ENTRATE ERARIALI
Quanto all’attivita’ in tema di riscossione delle entrate erariali da parte delle Procure regionali e della Procura generale della Corte dei Conti, il procuratore generale, Furio Pasqualucci, ha ricordato che “ha consentito di recuperare somme che, a consuntivo, si valutano in non meno di 2 miliardi” e ha comportato a partire dal 2005 “l’assunzione diretta dell’attivita’ di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate” con “significativi incrementi di partite riscosse ed economie di gestione rispetto al passato (dal 4,35% del 2005 di percentuali di riscossioni sul carico netto affidato, a circa l’8% del riscosso sul carico netto del 2008)”. Pasqualucci ha quindi ricordato che nel 2008 “Equitalia ha comunicato di avere raggiunto e superato l’obiettivo annuale di riscossione fissato dal Parlamento in 2,87 miliardi relativamente ai soli incassi dei ruoli erariali” e che il totale degli incassi, inclusi i ruoli previdenziali, “ammonta per il 2008 a 5,72 miliardi, con un incremento pari al 6,3% rispetto al corrispondente valore registrato l’anno precedente”.
OPERE INCOMPIUTE
Spreco di risorse pubbliche per la realizzazione di opere incompiute e quindi inutilizzabili. “Anche nel corso del 2008 molte fattispecie di responsabilita’ amministrativa sono da collegare direttamente o indirettamente al fenomeno delle cosidette opere pubbliche incompiute, opere cio’ progettate ma non appaltate ovvero non completate o comunque inutilizzabili per scorretta esecuzione, che rappresentano un gravissimo spreco di risorse pubbliche e la testimonianza piu’ eloquente dell’inefficienza dell’amministrazione centrale e periferica.