Appello dell’Asaps a Monti «Fermare gli aumenti delle multe»
Fermare gli aumenti automatici delle sanzioni del Codice della Strada. È quanto chiede l’Asaps, l’associazione amici della Polizia Stradale, al governo Monti. Nell’appello lanciato al premier si legge che «dal primo gennaio è previsto un incremento del 5,9%» ricordando che dal 1993 le multe «hanno subito 9 aumenti biennali e l’incremento medio è stato almeno del 51% e salirà al 59%». Un’altra mini-stangata «incomprensibile in un momento di grave crisi».
IL MECCANISMO– La crescita dell’importo delle sanzioni, infatti, avviene in base a un meccanismo automatico previsto dall’art.195, comma 3 del Codice della Strada. L’Asaps ricorda che entro «il 1° di dicembre il ministro di grazia e Giustizia di concerto con gli altri ministeri fissa i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie pari all’intera variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti». L’aumento per il biennio in corso sarebbe intorno al 6%, secondo un’analisi fatta da Quattroruote. Sarebbe il decimo aumento dal 1995: basti ricordare che un automobilista multato per divieto di sosta pagava 50 mila lire nel 1993 mentre oggi la cifra è salita del 51% (39 euro). E così tante altre sanzioni: per l’uso del cellulare senza auricolare si è passati dalle vecchie 50 mila lire ai 159 euro attuali.
MISURE CONTRADDITTORIE– Ciò non vuol dire non «punire» i responsabili, ma «in una fase nella quale gli stipendi sono bloccati in ogni programmato aumento, una misura come quella dell’incremento biennale delle sanzioni pecuniarie appare estremamente sgradevole per gli automobilisti e potrà forse essere ritenuta utile dalle varie amministrazioni che confidano di incassare dalla violazioni della strada una parte delle somme tagliate dalle varie misure di contenimento dei costi» osserva l’Asasp sottolineando che in questo modo «aumenterebbe ancora la distanza fra controllori e controllati». Tanto più ora che in Parlamento è in fase di approvazione una modifica al Codice della Strada per la quale si prevede un taglio del 20% dell’importo delle multe a chi pagherà entro 5 giorni dalla contestazione.