Aprile, in calo il turismo italiano. Pisani: “Ci sono troppe difficoltà in previsione della stagione estiva. Le istituzioni intervengano per recuperare un’enorme risorsa per l’intera Campania!”
Ad Aprile battuta d’arresto per il turismo italiano. E’ quanto è emerso dai dati diffusi oggi da Federalberghi sulle presenze straniere in Italia. Gli alberghi hanno registrato un calo del 2,1% a gennaio, una ripresa dell’1,5% a febbraio, un rilancio del 4,4% a marzo mentre ad aprile si rileva di nuovo un calo pari all’1,7%. La riduzione del flusso turistico ad aprile si accompagna a una riduzione di lavoratori occupati del 3,8%, pari a meno 5,1% per i lavoratori a tempo indeterminato e a meno 1,9% per quelli a tempo determinato.
“Dai dati in nostro possesso – afferma il presidente Federalberghi Bernabò Bocca -, appare evidente come la recessione stia continuando ad incidere in modo inatteso ed improvviso sulle scelte dei consumatori italiani e stranieri anche in campo turistico e come la ripartenza del comparto sia ancora sottoposta agli umori ed alle turbolenze del mercato”.
“Il dato sconfortante lascia intravedere scenari infelici anche per quanto riguarda il turismo in Campania – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Se da un lato Federalberghi lega la riduzione del flusso turistico alla riduzione dei lavoratori, allora proviamo ad immaginare che impatto questo indicatore può avere sulla nostra regione in cui la disoccupazione arriva a picchi altissimi. Se poi a questo dato aggiungiamo le problematiche ambientali legate alla Campania ci accorgiamo che la situazione è tra le peggiori. Infatti l’inquinamento dell’ambiente e delle acque e la presenza di spiagge off-limits comportano inevitabilmente una crisi del settore turistico che già è stata registrata nel 2009. In realtà quest’anno, grazie ad alcune azioni di rivalutazione del territorio, il turismo ha dato segni di ripresa. Ma la direzione che si sta intraprendendo per la stagione estiva non è positiva, anzi, le difficoltà sono maggiori rispetto a quelle riscontrate nel resto del Paese – prosegue Pisani -. Bisogna depurare tutte le spiagge, rafforzare il trasporto marittimo, ferroviario e su gomma, avviare piani di recupero del patrimonio storico-artistico – ad esempio, alcune chiese antichissime di Napoli sono chiuse al pubblico da anni – e garantire la sicurezza nelle strade in termini di maggiore presenza di forze dell’ordine e di manutenzione pubblica. Ci appelliamo alle istituzioni affinché queste problematiche vengano risolte nel più breve tempo possibile dando la possibilità anche alla Campania di mettersi al passo di tutte le altre regioni italiane”.