ARRIVA IL GIUDICE ONORARIO DI PACE – ECCO COSA CAMBIA
Fra meno di una settimana, sabato 14 maggio, entra in vigore la riforma dei Giudici di Pace, che cominciano subito modificando il loro nome: si chiameranno Giudici Onorari di Pace. La riforma, che è stata appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale, è parte della della legge delega che dà mandato al Governo di cambiare il volto a quelli che, un tempo, dovevano essere i giudizi di “valore ridotto”. E invece dal 14 maggio ai nuovi GOP saranno affidate, in ambito civile, tutte le controversie in materia di condominio, senza più limiti di valore, ma anche i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore, le espropriazioni di cose in possesso di terzi (in tal caso c’è però l’obbligo però di seguire le direttive impartite da un giudice togato) e i procedimenti meno complessi in materia di successioni e comunione. Per tutte le altre cause, il limite di valore passa da 5mila a 30mila euro, per quanto riguarda invece i sinistri stradali, si passa da 20 a 50mila euro. Le sentenze secondo equità potranno essere emesse in tutte le cause di valore fino a 2.500 euro.
Passiamo all’ambito penale. Qui aumentano le figure di reato che saranno di competenza del giudice onorario: dalla minaccia (salvo il caso di aggravanti) al furto perseguibile a querela; dall’abbandono di animali e contravvenzioni riguardanti animali o specie vegetali protette, fino al commercio e vendita di fitofarmaci o al rifiuto di fornire le generalità alle forze dell’ordine. L’ufficio del GOP non avrà più l’attuale autonomia funzionale e organizzativa: sarà infatti il presidente del tribunale a coordinarlo, provvedendo alla gestione del personale di magistratura e a quello amministrativo; in tal senso saranno predisposte tabelle di organizzazione: le cause saranno assegnate ai GOP sulla base dei criteri stabiliti.
Altri aspetti della riforma riguardano i professionisti che assumono l’incarico di GOP. La durata è fissata in 4 anni, che sono rinnovabili una sola volta. E attenzione: per diventare GOP sarà sufficiente la laurea in legge, mentre prima occorreva anche il titolo di avvocato, ma nel corso del loro mandato dovranno obbligatoriamente adempiere alle previste, specifiche attività di aggiornamento. Dopo due anni i giudici onorari possono anche diventare componenti dei collegi giudicanti civili e penali, ma solo in casi eccezionali e contingenti, ad esempio di fronte a gravi carenze di organico. L’età per accedere a tali incarichi è compresa tra 27 e 60 anni: restano quindi esclusi i pensionati. Dopo otto anni si aprirà dinanzi all’ex GOP un itinerario preferenziale nei ranghi dei concorsi pubblici. Infine, con la legge delega del Governo cade la distinzione tra giudici di pace e giudici onorari di tribunale: ci sarà un’unica figura, il giudice onorario di pace, mentre i magistrati requirenti onorari confluiscono nelle procure della Repubblica in un’articolazione apposita: l’ufficio dei vice procuratori onorari.
Onorevole presidente della Corte Angelo Pisani